Ansa News

mercoledì 13 gennaio 2010

THROWDOWN - Deathless


Questi Throwdown vengono dalla California, sono attivi dalla bellezza di tredici anni e nel complesso hanno inciso sei album in studio, compreso questo pregevole "Deathless", ovvero l'ultima e recentissima fatica in studio che esce sul mercato discografico a distanza di due anni dal precedente "Venom & Tears". Di passi in avanti la band ne ha fatti davvero tanti ed anche da diversi punti di visti. Per primo da una dimensione prevalentemente stilistica. Il metalcore è ormai un lontano ricordo, anche se "Deathless" porta in dote ancora qualche strascico degli esordi. Ora la band è concentrata su una sorta di groove metal, infarcito da palpabili tracce di post-thrash e perché no, anche di un metal fortemente moderno. Se visto nella sua totalità, siamo di fronte ad un disco compatto, roccioso e granitico, che però non trascura la componente melodica, perché a trame dure ed impenetrabili, vengono associati anche momenti molto intensi e penetranti, componenti che rendono "Deathless" più succulento ed anche maggiormente accessibile ad un pubblico più ampio rispetto a quello dello stesso settore dove i Throwdown affondando le proprie radici. Oltre che da un punto di vista stilistico, i Throwdown sono poi notevolmente migliorati da una dimensione prevalentemente tecnica, sia per quanto riguarda le partiture di chitarra che per l'incisività della sezione ritmica. Buona inoltre la prova della band anche da un punto di vista compostivio, i brani risultano snelli, ben modulati e facili d'assimilare, nonostante il proprio impatto di notevole portata che tende a spiazzare chi ascolta. Assolutamente da elogiare poi, l'ottima prova dietro la consolle di Mudrock (Avenged Sevenfold, Godsmack, Powerman 5000), che ha curato la produzione in modo maniacale, donando a "Deathless" un suono molto moderno ed attuale, particolarmente adatto per quella che è la proposta musicale dei Throwdown. Un buon disco insomma, che ha tutte le carte in regola per troneggiare all'interno delle vostre orecchie.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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