Ansa News

sabato 9 gennaio 2010

SILENT MEMORIAL - Retrospective


Quello dei Silent Memorial è un gradito ritorno. Nati circa quindici anni fa e provenienti dalla vicina Svizzera, dopo l'esordio "Cosmic Handball" datato 1999, la band si è presa una lunga pausa di almeno dieci anni, per poi tornare con questo "Retrospective". Musicalmente siamo nel campo del progressive metal, dove la band svizzera mostra una fortissima dedizione nei confronti dei migliori Dream Theater. E' infatti incredibile come John Petrucci e compagni abbiamo influenzato i Silent Memorial, il parallelismo è talmente palpabile che sembra siano state riprodotte in "Retrospective" tutte le varie tappe del percorso artistico del "Teatro dei Sogni", anche se ascoltanto tutte il disco, vengono fuori anche similitudini con la scena del progressive teutonico in stile Vanden Plas per essere più chiari, oltre che dei Symphony X più melodici, specialmente se ci andiamo a soffermare sulle linee vocali di Mike Andersson. Analizzando l'album con estrema obiettività, anche se onestamente i Silent Memorial non scoprono nulla di nuovo, ci troviamo di fronte ad un prodotto molto intenso ed ispirato, che non risulta mai piatto, se pur ampiamente prevedibile. Detto questo, è inutile anche affermare che tecnicamente i Silent Memorial risultano impeccabile e mostrano per tutta la durata del disco grande talento, sprigionando nel complesso grande grinta e straordinario carisma. Ottime le chitarre di Christoph Baertschi, davvero ispirato in ogni canzone, con i propri assoli complessi e taglienti allo stesso tempo. Egregia anche la produzione, limpida e pulita, oltre che capace di donare al disco un suono molto attuale. Il disco è facilmente assimilabile in tutte le sue parti, nel senso che non ci sono grossi momenti difficili da digerire per la loro complessità. Se amate questo genere quindi, "Retrospective" vi piacerà sicuramente.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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