Ansa News

sabato 9 gennaio 2010

OVERFAITH - E' Giunta l'Ora di Stupire


Intervista ai toscani OverFaith, ci risponde il batterista della band Francesco Vannini:

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-"Esiste un ora per tutto", così si presenta un disco (dal titolo ORA) fatto di sfumature, di riff potenti e immagini estreme intervallate da aperture melodiche. L'aggressività del genere d'origine, s'incontra con la voglia di sperimentare e con la necessità di rappresentare anche scene più riflessive. Caratteristiche interessanti per un disco d'esordio, accostato a gruppi come NEVERMORE, IN FLAMES, DEATH, TESTAMENT, MACHINE HEAD, IRON MAIDEN, MEGADEATH ecc... e riconosciuto dalla critica come un death elegante e sperimentale.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-A quattordici anni mi sono trasferito ed ho conosciuto Massimiliano. Con una chitarra acustica e con delle bacchette picchiando sul letto, trascorrevamo interi pomeriggi a strimpellare LED ZEPPELIN, METALLICA, SEX PISTOLES e altro. In seguito, l'idea di tentare l'approccio a strumenti veri, ha creato le basi per la nascita di un gruppo di cover (1998). Dopo live, progetti e avvicendamenti nella line up, arriviamo al 2004 con la realizzazione di "Depths Of Madness". La stessa formazione suonerà con band del calibro di Exodus, Mortuary Drape, Malfeitor, Biomechanical, ecc.. e parteciperà a festival di importanza internazionale come il Metal Camp 06 in Slovenia, fino ad arrivare all'uscita del disco in questione.

Come è nato invece il nome della band?

-Il nostro nome è una parola composta: "FAITH" rappresenta la nostra passione viscerale nella forma di arte che più ci piace e ci rappresenta (la musica) e non c'entra nulla con la fede religiosa o di altro tipo, "OVER" è invece l' invito a non fermarsi alle apparenze ma di andare letteralmente "oltre" a quello che si vede. Originariamente il nostro logo rappresentava un ragno su una tela, un'immagine che a noi è molto cara perchè simboleggia proprio questo invito ad andare olte alle apparenze che la realtà ci propone. Operazione che è però oltre che difficile anche molto pericolosa: il ragno infatti se ci pensi tesse delle tele che sono invisibili alle sue prede che ci rimangono impigliate per cercare di oltrepassarle, per cui il significato è oltrepassare le apparenze a qualsiasi rischio.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-A volte nella vita succedono cose che in un certo qual modo, ti impediscono di esternare totalmente le tue emozioni nella maniera convenzionale e chi ha la fortuna di avere uno sfogo artistico ha la possibilità di riversare nelle proprie opere tutte queste emozioni. Trasformare il Dolore in Odio e l'Odio in Arte..ognuno di noi negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con esperienze personali che hanno dato luogo a cambiamenti abbastanza importanti nel proprio mondo interiore. I testi dell'album sono estremamente personali... In questo disco, il cantante Dario ha sentito l'esigenza di riversare tutte le sue paure e angosce allo scopo di liberarsi di alcuni suoi Demoni interiori e ciò che ne scaturisce è una visione appunto abbastanza pessimistica del mondo. Ma in tutto questo trovano spazio anche tematiche politico-religiose a riferimenti letterari.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Penso che chi apprezza il nostro lavoro, può contare su un sound particolare, un trademark dovuto al feeling tra le due chitarre, stilisticamente diverse, ma ben amalgamate sul pezzo. Vantiamo anche una voce molto duttile e espressiva , capace di catturare secondo me, l'interesse di ascoltatori di vario genere. Il nuovo album, è stato costruito con tutti questi elementi, ma in modo consapevole, quindi cercando di comporre pezzi che esaltassero le nostre caratteristiche. Il tutto è reso estremamente gradevole da una produzione di eccellente qualità.

Come nasce un vostro pezzo?

-E' una scienza ancora sotto esame, ma quando esce un pezzo e tutti ne siamo entusiasti, nessuno si chiede come sia successo. Generalmente da qualcuno parte l'idea e ognuno ci mette il suo, non esiste una regola.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Magari ognuno di noi ha il suo pezzo preferito, ma anche su questo siamo abbastanza in sintonia e credo che tra i nostri preferiti, "Dark Pages" sia il testimonial di questo disco. Il motivo è semplice, questo è il pezzo usato per la realizzazione del videoclip ufficiale, che si trova nel cd, sul web e su rock tv ( SKY canale 718 ) e oltre a essere motivo di grande soddisfazione, per noi è il ricordo di un'esperienza indimenticabile, due giorni di ininterrotte riprese, con il nostro staff e il nostro regista e amico Pietro Gualandi, che ha arricchito il video con le riprese da lui effettuate nel Kurdistan Iracheno.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Tutti noi abbiamo gusti musicali diversi. Negli OVERFAITH suonano musicisti che ascoltano, metal, rock, blues, jazz, classica o addirittura musica italiana o colonne sonore. Volutamente, cerchiamo uno stampo un po' più orientato verso prospettive future, ma cosa guidi la nostra penna davvero non saprei dirtelo. In svariate recensioni però, la nostra musica ha fatto ricordare gruppi come NEVERMORE, IN FLAMES, DEATH, TESTAMENT, MACHINE HEAD, IRON MAIDEN, MEGADEATH e gruppi che nessuno di noi a mai sentito. Ascoltalo e cita il tuo gruppo!!!

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

-Il disco è uscito a novembre in tutti i negozi d'Italia e, con la Horus Music, la nostra etichetta, stiamo curando la promozione su siti e giornali italiani e esteri,e come ti ho gia accennato abbiamo il video su sky. Ma la cosa fondamentale, per questo 2010 è suonare, portando anche gli OVERFAITH in giro per l' Italia e perchè no all'estero.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-Se dai live riusciremo ad avere una certa quantità di buon materiale video, è molto probabile che la prossima pubblicazione sia un dvd live, ma questo va un po' al di là dei nostri programmi. Intanto ti posso dire che stiamo già ampiamente lavorando al nuovo album!

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-Come tutti i gruppi del nostro paese, per “emergere” dobbiamo faticare il quadruplo rispetto a realtà di altre nazioni. Di sicuro non saremo noi a cambiare le cose:chi è prevenuto resta prevenuto, chi ha la capacità di approcciarsi ad un prodotto musicale, libero da preconcetti e con la mente disposta ad abbandonarsi all'ascolto magari scopre un disco gradevole! La scena italiana? I gruppi ci sono, tanti, troppi, molti non sono all'altezza di stare nel pentolone, come proposta, qualità e immagine...eppure sono nel pentolone! Altrettanti sono seri, precisi, professionali, brillanti e a volte anche personali...e sono nel pentolone! Di chi è la colpa? Bella domanda! La scena è fatta da chi suona e da chi ascolta: è la gente che decide quanto vali, comprando i dischi e smettendola di stare a braccia conserte in fondo ai locali.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Abbiamo sempre considerato fondamentale internet e tutto quello che vi ruota intorno, come veicolo promozionale per la band. In effetti stiamo molto attenti ad aggiornare il più possibile il sito e il myspace. Ultimamente abbiamo creato anche la nostra pagina su Facebook che riteniamo un'altro mezzo utilissimo per promuovere il gruppo. Di sicuro, è uno strumento che ben usato non può recare alcun danno.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-E' una domanda molto particolare. Vedi , noi riteniamo, più ora che in passato, che il genere sia il risultato, non il punto di partenza. E' ovvio il metal o il rock fanno parte del nostro temperamento e della nostra attitudine, ma è l'ottica delle cose che cambia, i musicisti cambiano e il genere con loro, e suonare un pezzo è diverso che ascoltarlo. Possiamo dire che spesso sia il talento di una band a valorizzare un genere, ma avere talento nello scrivere canzoni, secondo noi, significa in certi casi riuscire a mettere da parte l'amore viscerale per lo strumento che suoni cercando l'espressione migliore per l'idea da esprimere.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Non abbiamo mai pensato a niente del genere, non ne abbiamo mai parlato neanche per caso a cena, quindi onestamente non saprei che dirti. Il mio sogno nel cassetto a riguardo, è poter collaborare in qualche modo con Tim Burton, non è un musicista, ma ha tutta la mia ammirazione artistica!

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Abbiamo parlato di noi, del nostro lavoro delle nostre idee, ma quello che più di tutto amano fare gli OVERFAITH non è parlare, perciò vogliamo essere presuntuosi nel dirvi che non rimarrete delusi da ORA, compratelo, ascoltatelo e perchè no fateci dono delle vostre critiche a riguardo...spero a presto!

Intervista a cura di Maurizio Mazzarella

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