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venerdì 8 gennaio 2010

RED CIRCUIT - Homeland


Disco bellissimo, inutile aggiungere altre parole. Per me la recensione in un certo senso potrebbe anche finire qui. I Red Circuit vengono dalla Germania e sono attivi dal 2006. Nel proprio percorso hanno realizzato due album, il primo "Trance State", dato alle stampe nel medesimo anno di nascita del gruppo e questo pregevole "Homeland" che esce a tre anni di distanza dal precedente album in studio. Musicalmente siamo nel campo del progressive metal, con una fortissima dedizione nei confronti della melodia e con svariate tracce power. D'istinto oltre alle solite band come Dream Theater e Symphony X, vengono alla mente i Vanden Plas e nel complesso, è questo l'esempio più attendibile per dare un'impronta più appropriata e precisa per quello che lo stile del gruppo teutonico, che in alcuni casi ricorda anche i Kamelot. Non a caso, all'interno della band c'è un certo Markus Teske, che nel disco si occupa delle tastiere e che nel suo passato annovera collaborazioni con Sheela, Vanden Plas, Symphony X, Neal Morse e Ian Parry. Il disco è davvero molto bello e si lascia ascoltare con piacere, scorre in modo fluido e dinamico ed è ricco di momenti virtuosi di notevole spessore tecnico, in particolare, è nelle splendide chitarre di Oliver Noerdlinger che si concentra tutta la classe e la raffinatezza della band, che nel disco non ha mai un calo di tono, o un momento noiso, ma mantiene sempre alto il ritmo ed il livello d'attenzione. Tra momenti intensi ed ispirati, trovano quindi spazio momenti ultra tecnici, che denotano anche l'importanza della produzione, curata in modo pressoché maniacale, tanto che "Homeland" risulta nel sound come un disco molto moderno ed attuale giovando di un suono molto pulito. Poche parole infine, se amate questo genere, "Homeland" vi piacerà sicuramente, perché anche se come genere sostanzialmente i Red Circuit non scoprono nulla di nuovo, sanno davvero scrivere della buona musica e sono degli artisti di notevole spessore. Cosa chiedere di più?

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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