ILLUSION SUITE - Final Hour

Vengono dalla norvegia questi Illusion Suite, per la precisione della città di Oslo e questo "Final Hour" è il loro esordio sul mercato discografico per l'etichetta Limb Music, dopo aver pubblicato precedentemente due demo. Siamo nel campo del progressive metal e possiamo affermare con tranquillità che siamo di fronte ad una band clone dei Symphony X. Inutile cercare altre influenze o eventuali affinità con altre formazioni dello stesso genere, perché sgli Illusion Suite provano ad imitare Michael Romeo e compagni anche nel respiro, in ogni singola nota. Persino il cantante Bill Makatowicz mette da parte quella che potrebbe essere la propria personalità cercando d'imitare il miglior Russel Allen, anche se a volte si odono forti echi del bravo James LaBrie dei Dream Theater. Fatta questa lunga premessa, anche se la band scandinava non scopre ovviamente nulla di nuovo, "Final Hour" è assolutalmete un grandissimo disco, proprio perché non è facile anche provare in minima parte a clonare i Symphony X, per un'operazione di simile portata ci vuole classe, preparazione e talento e gli Illusion Suite di queste tre caratteristiche ne hanno da vendere. Determinante per la buona riuscita del disco, è il lavoro della chitarra di Øyvind "Lionheart" Larsen, assolutamente impeccabile. Ottima anche la produzione, che dona ai singoli pezzi un suono limpido e pulito ed anche molto moderno se vogliamo. Il disco scorre in modo fluido e dinamico, le canzoni godono di un impatto di notevole portata e questo le rende assimilabili con grande semplicità, a dimostrazione che non ci sono cali di tono o momenti monotoni. Tecnicamante quindi il livello del disco è assolutamente elevato ed anche i brani risultano intensi ed ispirati. C'è da migliorare in personalità, perché anche se nel campo del progressive metal, è giusto che gli Illusion Suite provino a sviluppare uno stile proprio cercando una precisa identità. "Final Hour" per concludere, resta un ottimo disco, che gli amanti del settore apprezzeranno senza grossa fatica.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella