Ansa News

giovedì 31 dicembre 2009

EDGE OF FOREVER - Un Altro Paradiso


Intervista agli italici Edge Of Forever, ci risponde il cantante e tastierista delal band Alessandro Del Vecchio:

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-Prima di tutto, ciao a tutti e grazie per lo spazio che ci date. Il nostro nuovo disco "Another Paradise" esce il 15 gennaio per la tedesca 7Hard Records, a 5 anni dal nostro secondo disco "Let The Demon Rock'n'Roll". In questo lustro i lavori per il disco sono stati molto lenti, essendo io e Francesco perennemente al lavoro con bands quali U.D.O. e i vari Glenn Hughes e Ian Paice. Il disco e' quanto di meglio noi come band abbiamo mai fatto. Siamo soddisfatti al 100% di ogni aspetto; abbiamo voluto curare nel minimo dettaglio ogni scelta. Ci sono mesi di lavoro in studio come si faceva una volta, e' un disco "lavorato", sofferto, sudato e suonato. La produzione e' stata una bella sfida proprio perchè abbiam voluto essere al nostro top. Musicalmente non e' cambiato molto dai nostri primi due album, ma l'entrata di Walter Caliaro e Nik Mazzucconi ha reso il tutto migliore. La proposta e' melodic hard rock, un perfetto mix di Winger, House Of Lords e Talisman.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-La band e' nata nel 2003 con in formazione Matteo Carnio, Christian Grillo e l'immenso Bob Harris (ex Frank Zappa e attualmente con me negli storici Axe). Nel corso dei primi 2 anni abbiamo prodotto due dischi con l' ormai defunta MTM Major Music, quando ancora MTM era leader mondiale nell'AOR. Abbiamo lavorato con produttori di caratura mondiale come il mio grandissimo amico Marcel Jacob, purtroppo morto l'estate scorsa, e Bobby Barth. Noi siamo tutti italiani e siamo ben fieri di esserlo. Siamo stati la prima band italiana ad avere un contratto mondiale nell'AOR quando nessuno lo suonava e lo supportava. Siamo stati una meteora che ha aperto le porte a gruppi quali Myland, Hungryheart e mille altri.

Come è nato invece il nome della band?

-Chiedilo ai Symphony X (ride n.d.a). Originariamente ci chiamavamo Snake Eyes, ma c'erano fin troppe band con tale nome, quindi davanti alla scelta obbligata abbiamo optato per Edge Of Forever, anche se per me e' legato ad uno dei piu' bei dischi dei Lynyrd Skynyrd.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-I testi nella nostra musica sono fondamentali. Io sono l'autore di tutti i testi del nuovo disco. Parlo di me, del mio rapporto da eterno rocker con l'amore e del mio modo di vedere il mondo, gli animali, Madre Natura, tematica che ricorre in brani come My Revenge, Another Paradise, Edge Of Life.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Io credo che "Another Paradise" sia il tipico album hard rock, con dalla sua parte delle belle e cantabili melodie che lo rendono molto arena-rock. Mi piace pensare alla melodia come un hook, qualcosa che ricorre e rimane stampato nella mente e nel cuore dell'ascoltatore. Gli Edge Of Forever sono una band "che suona", quindi potete trovare tutti gli elementi dei dischi storici dell'AOR: batterie da cardiopalma, chitarre tecnicamente elevate ma ultra melodiche, tastiere sognanti, cori melodici e accattivanti, un basso che ti pulsa nello stomaco e una produzione bombastica e potente.

Come nasce un vostro pezzo?

-Io scrivo la maggior parte della musica, ma non sarei nessuno senza Francesco, Walter e Nik. L'arrangiamento come band e' una delle nostre armi segrete. Io posso scrivere anche solo la melodia che poi il brano vero e proprio nasce dalla capacita' di tutti e quattro di essere "band". Generalmente si arriva in studio con l'idea grezza e li' si sviluppa tutto. Siamo un gruppo alla vecchia (ride n.d.a).

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Credo che "Distant Voices" sia il top degli Edge Of Forever, anche se ci piace pensare che "Lonely" sia quella in cui ci siamo spinti oltre il nostro standard. E' un brano che e' nato principalmente da Walter e di cui vado molto fiero.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Deep Purple, Rainbow, Whitesnake, Winger, House Of Lords e Foreigner sono alla base del nostro sound. Darei un rene per essere in una di queste band (ride n.d.a).

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

-Ci saranno date che stiamo iniziando a programmare ora. Per la primavera saremo in giro per l'Italia a promuovere questo album. Mi piacerebbe farlo portando con noi le band italiane che amo in un carrozzone Hard Rock come si deve. Dopo il fallimentare esperimento del Gods Of Aor Italy, che purtroppo ha dimostrato come la solita pessima organizzazione sia l'ingrediente migliore dei promoter italiani, voglio seriamanente che il pubblico abbia il top. Attualmente stiamo preparando lo showcase che avvera' al RNR di Milano il 14 gennaio che rappresenta la principale mossa di promozione. Poi interviste, live e tutta la routine solita. A febbraio gireremo il video promozionale che andra' in giro per il mondo e che spero possa aprirci delle porte come e' capitato in passato per "Feeding The Fire".

E´ in programma l´uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Sarebbe stupendo fare un DVD, ma nei nostri piani c'è la promozione di "Another Paradise" e il disco nuovo per il 2011 che dovra' essere ancora migliore di questo nuovo album, quindi una bella sfida!

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-Oddio, questo e' un discorso dolente che pero' mi piace affrontare guardando il bicchiere mezzo pieno. Ho suonato in giro per il mondo e quello che vedo in italia non succede in modo cosi' grave in paesi come Canada, Stati uniti o Germania. In Italia pecchiamo di poca professionalita' prima di tutto, di una sorta di invidia perfida che ci contraddistingue proprio, e soprattutto di assoluto distacco tra le band. Io posso solo dire che con il duro lavoro noi come band siamo riusciti a fare passi ottimi rispetto ad altri. Se prendi come esempio band come Lacuna Coil, Labyrinth, Arthemis, Planethard, Moonstone Project, Vision Divine, Rhapsody c'è dietro tanto, tantissimo lavoro. Non si creano certe realta' solo in sala prove o studiando gli assoli di John Petrucci. In Italia si ragiona con la regola "Penso di essere bravo quindi merito" che e' una roba assurda. Di contro questa regola porta a invidie e cattiverie tra le band, senza rendersi conto che la forza dei tedeschi sta nel fatto che esiste una scena musicale e non solo di ascoltatori. La scena musicale la crea prima di tutto il musicista, la band..non i fan. Ce la faremo? per me si', piano piano, lentamente nella perfetta tradizione italiana.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Dobbiamo essere sinceri, internet ha un lato negativo: il downloading illegale. Ma ha mille lati per fortuna positivi; fino a 10 anni fa potevi essere il piu' figo del mondo e dover lottare per farti conoscere. Oggi grazie a youtube, myspace, facebook e reverbnation tutti possono avere uno spazio e avere un luogo dove farsi ascoltare. In definitiva internet ci ha fatto perdere qualche soldo (con le vendite di una volta Edge Of Forever oggi sarebbe una realtà messa decisamente bene economicamente) ma ci ha fatto guadagnare in visibilità e notorietà che in passato forse sarebbero state ben piu' difficili da raggiungere. Soprattutto internet permette il contatto diretto con i fan come mai in passato.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-L'AOR e' un musica principalmente di classe, songwriting e cura degli arrangiamenti. Ritengo questi tre elementi ben superiori alla semplice tecnica, che da sola non ti fa stare in piedi, ma quando a servizio dei brani ti fa valorizzare come artista e non solo come musicista.

C´è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Ho lavorato con la maggior parte dei miei idoli, mi mancano solo Yngwie Malmsteen, Ritchie Blackmore e David Coverdale...posso farcela (ride n.d.a.).

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Vi invito tutti sui nostri siti e spero che la nostra proposta musicale incontri le vostre anime e possa far parte di voi. Io sono un musicista innamorato della musica e non mi importa del successo fine a se stesso. Voglio che la gente stia bene ascoltando la mia musica e che possa averla come colonna sonora delle proprie giornate. Che e' poi il segreto del rock'n'roll!!!!

Intervista a cura di Maurizio Mazzarella

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