Intervista ai piemontesi Disarmonia Mundi, ci risponde il cantante della band Claudio Ravinale:
Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?
-"The Isolation Game" è il nostro miglior album di sempre: il più potente, il più aggressivo, il più veloce... Non ho sinceramente molto da aggiungere in merito, questo disco contiene i migliori pezzi che abbiamo mai prodotto e il risultato finale ci soddisfa al 100%, cosa più unica che rara da queste parti. Finalmente il nostro sound ha acquistato l'identità e l'indipendenza che da un po' di tempo a questa parte stavamo cercando, personalmente lo vedo un po' come un piccolo traguardo raggiunto nella storia della band e chiunque ha apprezzato la nostra proposta musicale nel passato non avrà motivo di non gradire i brani contenuti nel nostro nuovo lavoro.
Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?
-Difficile parlarne ora visto che si tratta fondamentalmente di due band completamente diverse... tutto è cambiato: i membri in line-up, la musica, l'attitudine, i testi... A parte il nome non riesco proprio a trovare punti di contatto tra il gruppo del primo disco e quello che ha prodotto "The Isolation Game", quindi preferisco concentrarmi sul presente.
Come è nato invece il nome della band?
-Non ne ho idea visto che non ero ancora nel gruppo ai tempi, ma ho sempre sospettato che fossero particolarmente ubriachi al momento della scelta ahahah...
Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?
-Per come la vedo io i testi sono fondamentali, una band senza un messaggio di fondo che ne giustifichi l'attività per quanto mi riguarda non ha senso di esistere... L'heavy metal Ë sempre stato sinonimo di ribellione e il messaggio contenuto in The Isolation Game equivale, metaforicamente parlando, a un ben assestato calcio nei coglioni a chi tira le fila della società occidentale moderna e cerca quotidianamente di trasformarci in un'orda di docili burattini cerebrolesi (tra l'altro , nella maggior parte dei casi riuscendoci benissimo). Siamo costantemente bombardati a livello mediatico da un'infinit‡ di cazzate il cui unico scopo è di evitare di farci usare il cervello: il revisionismo storico la fa da padrone, i media mirano soltanto a distrarci dai reali problemi che ci affliggono manipolando la realtà a proprio piacimento fomentando costantemente un allarmismo tanto gratuito quanto becero, l'ignoranza e la massificazione dilagano tra le nuove generazioni, sui politici nemmeno vale la pena buttare fiato visto che il loro comportamento è ormai al di là dell'osceno... Insomma, l'occidente è agli sgoccioli e mi pare che ci sia bisogno ora come non mai di ribellarsi a questo disastro dilagante.
Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?
-La qualità dei brani contenuti nel nuovo lavoro penso che sia un motivo più che valido per motivarne l'ascolto... La scena è satura di gruppi inascoltabili che producono soltanto immondizia, è inutile negarlo, per cui secondo me pubblicare un disco qualitativamente valido continua ad essere la migliore pubblicità possibile per una band.
Come nasce un vostro pezzo?
-Ettore (Rigotti n.d.a.) compone e registra tutta la parte strumentale del brano e poi me lo passa così da permettermi di trovare un testo e delle linee vocali adeguate... E' un metodo sicuramente pratico e veloce, riducendo al minimo le persone coinvolte nel processo creativo si evitano anche un sacco di discussioni e perdite di tempo inutili.
Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
-Per quanto mi riguarda "Stepchild Of Laceration", "Blacklight Rush" e "Same Old Nails For A New Messiah"... sono brani molto diretti ed aggressivi e penso incarnino bene lo spirito che anima il gruppo al momento.
Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?
-Gli Iron Maiden hanno fottuto la vita ad entrambi! Sia io che Ettore ci siamo avvicinati al metal grazie a questo gruppo e il nostro sound attuale non mi pare altro che una rivisitazione estremizzata e personale della musica con cui siamo cresciuti. Penso che questa sia e rimarrà sempre la nostra influenza più grande, probabilmente senza gli Iron Maiden nemmeno sarei qui a fare questa intervista e l'heavy metal sarebbe molto diverso da quello che è adesso.
Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?
-Nulla di tutto ciò, stiamo lavorando su del nuovo materiale che non uscirà sotto il nome Disarmonia Mundi ma su cui al momento preferisco non sbilanciarmi nè rivelare troppo. Abbiamo una concezione molto da "working class" in merito alla nostra musica, il disco ormai è fuori e tocca alla casa discografica promuoverlo nel miglior modo possible, ora per noi è già tempo di guardare oltre, chi si ferma è perduto.
E' in programma l'uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
-La dimensione live non è adatta alla musica dei Disarmonia Mundi, quindi lo escludo nel modo più assoluto.
Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?
-Ogni scena ha le proprie problematiche, personalmente ho risolto il problema alla radice rifiutandomi di farne parte. Sarà un atteggiamento un po' da misantropo, ma preferisco isolarmi e lavorare al materiale delle band in cui milito piuttosto che lamentarmi di una scena con cui non ho praticamente contatti.
Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?
-Sicuramente aiutato, se usato intelligentemente Internet può aumentare non poco la visibilità del gruppo... certo, i download illegali non fanno bene a nessuno, ma questo Ë un discorso completamente differente su cui non vale la pena buttare parole.
Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?
-Non mi sono mai reputato un musicista, al massimo mi ritengo un discreto interprete con qualcosa da dire e una visione molto teatrale del proprio ruolo, quindi direi che la musica dei Disarmonia Mundi valorizza fin troppo il mio "talento", ammesso che ne abbia. Discorso diametralmente opposto lo si può fare invece per Ettore, essendo il polistrumentista nonché produttore del gruppo.
C'è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?
-Solo uno? Alice Cooper, Dave Mustaine, Tom Araya, Blackie Lawless... Oh e ovviamente gli Iron Maiden al completo.
Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?
-Usate il cervello, usate il cervello, usate il cervello, usate il cervello, usate il cervello, usate il cervello, usate il cervello... Ahah dici che sono stato abbastanza chiaro? Grazie per lo spazio concessoci e lunga vita al rock'n'roll!
Intervista a cura di Maurizio Mazzarella
Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?
-"The Isolation Game" è il nostro miglior album di sempre: il più potente, il più aggressivo, il più veloce... Non ho sinceramente molto da aggiungere in merito, questo disco contiene i migliori pezzi che abbiamo mai prodotto e il risultato finale ci soddisfa al 100%, cosa più unica che rara da queste parti. Finalmente il nostro sound ha acquistato l'identità e l'indipendenza che da un po' di tempo a questa parte stavamo cercando, personalmente lo vedo un po' come un piccolo traguardo raggiunto nella storia della band e chiunque ha apprezzato la nostra proposta musicale nel passato non avrà motivo di non gradire i brani contenuti nel nostro nuovo lavoro.
Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?
-Difficile parlarne ora visto che si tratta fondamentalmente di due band completamente diverse... tutto è cambiato: i membri in line-up, la musica, l'attitudine, i testi... A parte il nome non riesco proprio a trovare punti di contatto tra il gruppo del primo disco e quello che ha prodotto "The Isolation Game", quindi preferisco concentrarmi sul presente.
Come è nato invece il nome della band?
-Non ne ho idea visto che non ero ancora nel gruppo ai tempi, ma ho sempre sospettato che fossero particolarmente ubriachi al momento della scelta ahahah...
Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?
-Per come la vedo io i testi sono fondamentali, una band senza un messaggio di fondo che ne giustifichi l'attività per quanto mi riguarda non ha senso di esistere... L'heavy metal Ë sempre stato sinonimo di ribellione e il messaggio contenuto in The Isolation Game equivale, metaforicamente parlando, a un ben assestato calcio nei coglioni a chi tira le fila della società occidentale moderna e cerca quotidianamente di trasformarci in un'orda di docili burattini cerebrolesi (tra l'altro , nella maggior parte dei casi riuscendoci benissimo). Siamo costantemente bombardati a livello mediatico da un'infinit‡ di cazzate il cui unico scopo è di evitare di farci usare il cervello: il revisionismo storico la fa da padrone, i media mirano soltanto a distrarci dai reali problemi che ci affliggono manipolando la realtà a proprio piacimento fomentando costantemente un allarmismo tanto gratuito quanto becero, l'ignoranza e la massificazione dilagano tra le nuove generazioni, sui politici nemmeno vale la pena buttare fiato visto che il loro comportamento è ormai al di là dell'osceno... Insomma, l'occidente è agli sgoccioli e mi pare che ci sia bisogno ora come non mai di ribellarsi a questo disastro dilagante.
Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?
-La qualità dei brani contenuti nel nuovo lavoro penso che sia un motivo più che valido per motivarne l'ascolto... La scena è satura di gruppi inascoltabili che producono soltanto immondizia, è inutile negarlo, per cui secondo me pubblicare un disco qualitativamente valido continua ad essere la migliore pubblicità possibile per una band.
Come nasce un vostro pezzo?
-Ettore (Rigotti n.d.a.) compone e registra tutta la parte strumentale del brano e poi me lo passa così da permettermi di trovare un testo e delle linee vocali adeguate... E' un metodo sicuramente pratico e veloce, riducendo al minimo le persone coinvolte nel processo creativo si evitano anche un sacco di discussioni e perdite di tempo inutili.
Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
-Per quanto mi riguarda "Stepchild Of Laceration", "Blacklight Rush" e "Same Old Nails For A New Messiah"... sono brani molto diretti ed aggressivi e penso incarnino bene lo spirito che anima il gruppo al momento.
Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?
-Gli Iron Maiden hanno fottuto la vita ad entrambi! Sia io che Ettore ci siamo avvicinati al metal grazie a questo gruppo e il nostro sound attuale non mi pare altro che una rivisitazione estremizzata e personale della musica con cui siamo cresciuti. Penso che questa sia e rimarrà sempre la nostra influenza più grande, probabilmente senza gli Iron Maiden nemmeno sarei qui a fare questa intervista e l'heavy metal sarebbe molto diverso da quello che è adesso.
Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?
-Nulla di tutto ciò, stiamo lavorando su del nuovo materiale che non uscirà sotto il nome Disarmonia Mundi ma su cui al momento preferisco non sbilanciarmi nè rivelare troppo. Abbiamo una concezione molto da "working class" in merito alla nostra musica, il disco ormai è fuori e tocca alla casa discografica promuoverlo nel miglior modo possible, ora per noi è già tempo di guardare oltre, chi si ferma è perduto.
E' in programma l'uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
-La dimensione live non è adatta alla musica dei Disarmonia Mundi, quindi lo escludo nel modo più assoluto.
Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?
-Ogni scena ha le proprie problematiche, personalmente ho risolto il problema alla radice rifiutandomi di farne parte. Sarà un atteggiamento un po' da misantropo, ma preferisco isolarmi e lavorare al materiale delle band in cui milito piuttosto che lamentarmi di una scena con cui non ho praticamente contatti.
Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?
-Sicuramente aiutato, se usato intelligentemente Internet può aumentare non poco la visibilità del gruppo... certo, i download illegali non fanno bene a nessuno, ma questo Ë un discorso completamente differente su cui non vale la pena buttare parole.
Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?
-Non mi sono mai reputato un musicista, al massimo mi ritengo un discreto interprete con qualcosa da dire e una visione molto teatrale del proprio ruolo, quindi direi che la musica dei Disarmonia Mundi valorizza fin troppo il mio "talento", ammesso che ne abbia. Discorso diametralmente opposto lo si può fare invece per Ettore, essendo il polistrumentista nonché produttore del gruppo.
C'è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?
-Solo uno? Alice Cooper, Dave Mustaine, Tom Araya, Blackie Lawless... Oh e ovviamente gli Iron Maiden al completo.
Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?
-Usate il cervello, usate il cervello, usate il cervello, usate il cervello, usate il cervello, usate il cervello, usate il cervello... Ahah dici che sono stato abbastanza chiaro? Grazie per lo spazio concessoci e lunga vita al rock'n'roll!
Intervista a cura di Maurizio Mazzarella
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