Definire la musica dei Bigelf e dargli un'etichetta predefinita è assolutamente un'impresa ardua. Questa formazione statunitense, che per la precisione proviene dalla città di Los Angeles, ruota attorno alla figura del cantante tastierista e produttore Damon Fox, profonda anima del gruppo, che riesce nell'impresa di tramutare in musica la propria personalità artistica dall'attitudine diabolica. I Bigelf sono attivi dai primissimi anni novanta, dove sin dagli esordi si sono fatti notare per il proprio astio verso schemi predefiniti, preferendo dare libero sfogo alle idee, mettendo completamente da parte qualsiasi aspetto commerciale. Questo disco, "Cheat The Gallows", conduce verso sonorità tipicamente anni settanta, con palpabili richiami al rock di T. Rex, Beatles e Pink Floyd, spaziando tra uno stile psichedelico e progressivo. Facendo qualche esempio più concreto, il brano "Money, It's Pure Evil", sembra praticamente uscito dalla penna di David Gilmour e nello stesso pezzo, le partiture di tastiera di Damon Fox, sembrano trapiantate dai mitici Deep Purple. La particolarità dei Bigelf, sta inoltre nella facilità con la quale vengono inseriti nei propri componimenti sporadici effetti elettronici, come su "Race With Time", dove improvvisi riff alla Tony Iommi portanto il componimento a perseguire una strada differente. C'è quindi una forte dose d'imprevedibilità nella musica dei Bigelf, che scrivono canzoni ipnotiche ed avvolgenti con un'atmosfera teatrale che incanta e seduce senza mezze misure, il tutto con un tocco di magia che rimarca il notevole spessore artistico di Damon Fox. Nel complesso poi, a prescindere dai contenuti settantiani del disco, un ruolo determinante lo gioca l'ottima produzione, che dona ai singoli brani un'attitudione moderna capace di renderli maggiormente appetibili. Grande disco, fatelo vostro assolutamente.
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
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