Quando ascolti una band come gli Artifex è impossibile non restare stupiti, in positivo s'intende. Specialmente quando guardi la TV e la trovi invasa da nuove proposte che d'interessante non propongono nulla. Allora ti viene da dire: "Ma noi italiani saremo mai in grado di proporre qualcosa d'importante a livello musicale?". La risposta è affermativa ed è possibile grazie a gruppi come gli Artifex, che confermano come l'Italia in fatto musicale abbia davvero qualcosa da dire, perché ha dei grandi artisti capaci di sfornare della musica interessante. Il problema però è nei discografici che non danno loro lo spazio che meritano e nei fruitori, che ascoltano tutto quello che passa per i media e non perdono tempo a cercare qualcosa di davvero interessante. La miscela degli Artifex mette assieme l'hard rock e l'industrial ed è qualcosa di vincente, di adrenalinico. E' un qualcosa che s'inculca nella mente e ti trascina, non ti abbandona mai, tando che questo "Redux EP" sei costretto ad ascoltarlo di continuo perché non puoi farne a meno e perché ogni volta che lo ascolti viene fuori sempre qualche nuovo particolare interessante, qualcosa che t'induce ad ascoltarlo ancora una volta. "Redux EP" evidenzia l'arte ed il talento del gruppo a tutto tondo, mette in luce le pregevoli doti tecniche e compositive di un insieme di musicisti che hanno da dire qualcosa di innovativo, che mostrano una grande personalità ed una identità ben precisa, senza scopiazzare nessuno, ma puntando esclusivamente sulla propria inventiva. Un esempio? Ascoltate "The Ultimate Display", una piccola perla musicale, ma è tutto questo prodottino nel suo insieme che merita l'attenzione di tutti.
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 7/10
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