Steve Vai? John Petrucci? Richie Kotzen? Paul Gilbert? Joe Satriani? Andy Timmons? Milan Polak? No, nessuno di questi artisti. Allora chi? Semplicissimo, Tommy Ermolli. No, questo non è un dialogo tra due pazzi, ma è solo una semplicissima constatazione, che porta a dedurre che in Italia abbiamo dei granissimi artisti di notevolissimo spessore, che non hanno nulla da invidiare ad altri personaggi più celebri che noi stessi italiani, anche giustamente in alcuni casi, osanniamo ed innegiamo a gran voce, commettendo il grossolano errore di non dare il giusto lustro ai nostri connazionali. Siamo nel campo della chitarra e Tommy Ermolli in questo caso, conosciuto per i suoi lavori con i Twinspirits, che recentemente sono usciti sul mercato con un grandissimo disco come The Forbidden City e con i Khymera, a conferma della consueta sinergia con il bravissimo tastierista nostrano Daniele Liverani, pubblica il suo primo album da solista, cercando di esprimere al massimo il proprio estro riuscendoci fino all'ennesima potenza. Si, perché gli amanti della chitarra non faranno fatica ad apprezzare questo disco e quindi definirlo come un autentico capolavoro, perché "Step Ahead" non ha nulla da invidiare alle opere dei musicisti citati nell'apertura di questo stesso articolo. Tommy Ermolli non scopre nulla di nuovo, ma ha classe e talento da vendere. Nel suo album sintetizza quello che è lo stile e l'attitudine di gran parte dei chitarristi precedentemente elencati, in particolare Steve Vai e Paul Gilbert, ma ci mette davvero molto di suo e per questo "Step Ahead" non è la copia di tantissimi altri dischi che intasano il mercato, ma è un prodotto originale, di grande personalità, che si fa ascoltare, amare ed apprezzare dalla prima all'ultima nota, risultando fluido e scorrevole. Ottima la produzione, ma soprattutto sono ottimi i singoli pezzi, sbalorditivi in più d'un frangente. Ma Tommy Ermolli ha voluto fare le cose in grande e per la buona riuscita di questo "Step Ahead" si è fatto aiutare dai musicisti che compongono i Twinspirits, ovvero Daniele Liverani alle tastiere, Dario Ciccioni alla batteria ed alle percussioni ed Alberto Rigoni al basso in molti dei brani presenti nell'album. Inutile citare alcuni episodi in particolare, perché il disco è bellissimo e va apprezzato nella sua totalità. Date spazio alla buona musica italiana, lasciatevi estasiare dalle note di "Step Ahead".
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
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