Ansa News

sabato 31 ottobre 2009

SCHELMISH - Die Hässlichen Kinder


La musica è uno dei piaceri della vita e quello che si ascolta deve farsi apprezzare, altrimenti finisce per essere una forzatura. I tedeschi Schelmish, provenienti per la precisione dalla città di Bonn, hanno fatto proprio questo concetto ed hanno concretizzato quella che è la loro passione. Il loro genere esatto è definito mittelalter rock, ma fondamentalmente siamo nel classico campo del folk metal, fatto di cornamuse, armoniche e fisarmoniche, tralasciando per la maggiore a differenza dei primi lavori della band la componente medioevale che in questo nuovo "Die Hässlichen Kinder" è ridotta all'essenziale, soffermandosi differetemente sulla componente progressiva, alternando momenti più intensi ed accessibili, a partiture più energiche o altre ancora più all'avanguardia, basta infatti vedere le palpabili differenze tra il morbido brano d'apertura "Bist Du Bereit", la più incisiva "1212", la più moderna "Goresh" e l'orecchiabile "Sommer". Per i teutonici Schelmish complessivamante, è il proprio ottavo lavoro in studio, che giunge a due anni di distanza dal precedente "Wir werden sehen", ma i passi in avanti sono assolutamente evidenti, sia da un punto di vista compositivo, che anche a riguardo della produzione, maestosa, limpida e pulita, dove nessun particolare è lasciato al caso. Il disco è accessibile, come prima anticipato, si ascolta con grande piacere e punta in effetti più sulla matrice rock che su quella metal, con qualche lievissimo frammento punk, tanto che ogni tanto gli Schelmish sembrano una versione maggiormente divertente dei senza dubbio più noti R.E.M., cosa che la dice lunga su come sia orecchiabile questo disco, ma ciò non toglie che questo resti un lavoro particolare, che solo i fruitori del settore sapranno apprezzare fino in fondo, anche perché il cantanto in lingua madre, rimarca la voglia di questa band di esaltare la propria forte nazionalità, un aspetto patriottico che merita un plauso. Si, perché per gli Schelmish sarebbe stato molto più facile cantare in inglese e puntare su un mercato più vasto ed invece la passione resta al centro di tutto ed è assolutamente una componente determinante per la buona riuscita del disco. Per concludere, se volete divertirvi e pasare poco meno di un ora in modo piacevole, la musica dei Schelmish fa certamente per voi.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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