Ansa News

lunedì 19 ottobre 2009

METALIUM - Grounded - Chapter Eight


Puntuali come un orologio svizzero i teutonici Metalium ad un anno di distanza dal precedente "Incubus - Chapter Seven", fanno ritorno sul mercato discografico con "Grounded - Chapter Eight", ovvero, come si può facilmente intuire, l'ottavo capitolo della loro discografia. Musicalmente i Metalium non stravolgono nulla, restano fedeli al loro power/speed metal e compongono il classico disco che ci si può attendere da una band tedesca, roccioso e di notevole qualità. La produzione è buona ed il disco nel complesso è assolutamente apprezzabile, i Metalium non scoprono certamente nulla, ma quello che fanno, lo realizzando nel migliore dei modi e senza sbavature. Passando ad analizzare in modo più dettagliato il disco, la partenza è affidata a "Heavy Metal", un'autentica dichiarazione di guerra, un pezzo compatto e dall'impatto molto forte, impostato su un muro sonoro impetrabile e su chitarre granitiche e graffianti, supportate da una sezione ritmica robusta, possente e massacrante, "Light Of Day" a seguire, dona spazio a sonorità più introspettive e versatili, ma sempre adagiate su assoli taglienti ed incisivi, che confermano il notevole spessore tecnico ed artistico dei musicisti che compongono i Metalium, "Pay For Fee" giova di una straordinaria intensità e rispolvera uno stile tradizionale, ma sempre di grande effetto, "Pharos Slavery" invece, è un brano maestoso, che vede la band assestarsi su ritmi più lenti ed armonici particolarmente pesanti e robusti. Nel proseguo, "Crossroad Overload" mette in luce in modo eccellente la magnifica prova di Henning Basse dietro il microfono, abile a destreggiarsi su tonalità diverse, "Falling Into Darkness" giova di un'incedibile rapidità d'esecuzione e vede la band estremizzare ulteriormente il proprio stile, mentre "Alone" si districa su un sound assolutamente moderno ed all'avanguardia. Nella parte finale del disco, "Borrowed Time" è un capolavoro nel capolavoro, poco meno di dieci minuti di grande qualità da godere tutti d'un fiato, "Once Loyal" è un palpabile tributo agli Helloween dei tempi migliori che conferma la pregvole cura degli arrangiamenti e la conclusiva "Lonely" infine, è un brano fluido e dinamico che racchiude l'essenza dei Metalium e riassume le peculiarità di un disco assolutamente eccellente. Se amate questo settore, non potete fare a meno di questo disco.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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