I Manowar fanno sempre le cose in grande, fa parte del proprio stile ed è assolutamente la loro caratteristica principale e questo nuovo EP "Thunder In The Sky" ovviamente non viene meno a questo concetto, risultando in realtà un disco particolarmente esteso che comprende anche un bonus disc contenente la possente e maestosa ballata acustica Father in quattordici versioni diverse interpretata complessivamante in quattordici lingue, cosa che in un primo momento può sembrare assurda, ma comunque di grande impatto. E' vero, Thunder In The Sky ha il sapore dell'eccessivo, ma non sarebbe altrimenti un prodotto dei Manowar ed alla fine è l'ennesima perla d'aggiungere alla discografia di questa grande band. Parlando di Thunder In The Sky più nel dettaglio, dei sei pezzi presenti, ben cinque sono completamente inediti e confermano come i Manowar siano tornati ad uno stile senza dubbio meno sifonico e maggiormente epico rispetto al recente passato, un aspetto che si addice certamente di più alla musica di Eric Adams e compagni, che evidenziano il proprio atteggiamento fiero e coerente nella cadenzata Die With Honor, dove la cura dei cori gioca un ruolo assolutamente determinante. Con Let The Gods Decide si passa a territori più dinamici e frizzanti ed anche la title-track pur non estasiando come i grandi classici della band, incide e punge. Un brivido lungo la schiena poi, scorre con la splendida The Crown Ant The Ring, con un solenne intro d'organo, le campane e la voce che recita un antico canto di guerriero che rende il pezzo ancor più potente e robusto. E' doveroso inoltre evidenziare anche la temporanea presenza di Donnie Hanzik dietro le pelli. Digerito questo buon antipasto, non possiamo fare altro che attendere il prossimo album dei Manowar, che potrebbe sancire in modo definitivo il ritorno della band al classico stile epico e roccioso degli anni ottanta.
Voto: 7
Maurizio Mazzarella
Voto: 7
Maurizio Mazzarella
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