Ansa News

mercoledì 30 settembre 2009

CRIMSON CULT - Crimson Cult


Supportati dalla presenza del chitarrista Günter Maier e del bassista Alexander Hilzensauer, meglio conosciuti per il proprio passato negli Stigma IV, i Crimson Cult giungono al proprio esordio discografico con un proprio album omonimo. Musicalmente siamo di fronte ad un power metal compatto e dall'impatto molto forte, ma dalla presa facile, dove sono palesi i richiami alla scena teutonica, anche se sono piuttosto evidenti anche alcuni richiami ai Black Sabbath di Heaven & Hell. L'album nel complesso è buono, è ben prodotto, ha un suono pulito, è suonato in modo egregio e scorre via in modo fluido. Passando ad analizzare il disco in modo più dettagliato, la partenza è affidata a Evil Design, un pezzo compatto e dall'impatto molto forte, impostato in un muro sonoro impenetrabile con qualche piccola dose riconducibile ai Black Sabbath della Dio era, Undead a seguire, si assesta su partiture più armoniche ed intense, con a corredo una melodia ipnotizzante ed una moltitudine di assoli di notevole spessore tecnico, Land Of The Crimson Night vede la band puntare su sonorità più introspettive e di grande effetto, con diversi riferimenti ai migliori Blind Guardian, mentre In The Eyes giova di uno straordinario dinamismo, pur rispolverando un sound più datato e tradizionale alla Judas Priest. Aperto da uno straordinario assolo di chitarra, Lava Machine è in assoluto il momento più elevato da un punto di vista puramente tecnico, districandosi tra sonorità intense e seducenti, Dirty Demons è un pezzo feroce, impostato su ritmi armonici, ma sempre incisivi e penetranti, mentre Misanthrope, rimarca l'ottimo contributo della sezione ritmica, puntuale e precisa, massacrante possente. Nella paret finale del disco, 2000 Lights vede la band puntare su una rapidità d'esecuzione incredibile, ricordando i Gamma Ray in più d'un frangente, Amok conferma la pregevole cura degli arrangiamenti e la conclusiva Centre of the Universe infine, racchiude l'essenza della band, sintetizzando le peculiarità di un egregio disco di power metal.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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