Ansa News

giovedì 13 agosto 2009

BETOKEN – "Venom Empire"


E' assolutamente un disco eccellente questo ultimo lavoro degli italici Betoken, il quarto della loro discografia edito per la Heart Of Steel Records. Musicalmente i Betoken suonano un heavy metal improntato su uno stile prevalentemente americano, con una forte influenza proveniente dai Queensryche del periodo "Empire" ed "Operation: Mindcrime" per quanto riguarda le partiture progressive, dai Vicious Rumors sui fraseggi heavy e dai Megadeth per i frangenti più energici ed estremi. Detto questo, "Venom Empire" è un buon disco, ben prodotto e ben suonato, composto da grandi canzoni e capace di rimarcare la notevole qualità tecnica dei musicisti coinvolti.Passando all'album nel particolare, la partenza è affidata a "Collusion is my reign", song dinamica e compatta allo stesso tempo, incentrata su partiture energiche e corredata da una sottile melodia ipnotizzante, "Holocaust for me" a seguire, mostra l'aspetto più cupo ed introspettivo della musica dei Betoken, in un brano strutturato ed articolato in modo egregio, con una cura eccellente delle linee vocali, "Obscure place" è un pezzo dall'impatto immediato, colmo di egregi virtuosismi, dove risulta determinante l'apporto delle chitarre, "Venom empire" invece, la title-track, è in assoluto l'episodio di maggiore qualità dell'intero disco, dove sono presenti tutte le caratteristiche migliori della band. Con "Who is the beast?", i Betoken estremizzano ulteriomete il proprio sound, senza mai rinunciare a momenti di grande tecnica ed intensità, "You're not in" si adagia su trame particolarmente ispirate e su atmosfere prevalentemente poetiche, dove emergono le egregie doti compositive della band, differentemente "Sensation of tyranny" spazia su territori più progressivi, rimarcando la buona componente tecnica complessiva del disco, mentre "Evolution kills the man", è un componimento dallo stile tradizionale, ma sempre molto efficace ed attuale. Nella parte finale del disco, "So black" è un mix di intensità ed emozione, sove si spazia tra ritmi armonici e toni più energici, "Smell of death and rotten poison" vede la band assestarsi su toni più versatili e variegati, "In the name of this endless fall" mostra una cura molto dettagliati degli arrangiamenti e "Reason turn to grey" per concludere, racchiude l'essenza della musica dei Betoken, riassumendo le peculiarità di un disco che farà sicuramente felici gli amanti di queste sonorità.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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