Ansa News

sabato 27 giugno 2009

BULLDOZER - Unexpected Fate


La storia dei Bulldozer nasce in quel di Milano, in Lombardia, nell'ormai lontano 1980. Da lì parte una carriera assolutamente eccezionale, fatta di quattro incredibili album in studio ed un disco live da enciclopedia del metallo italiano. A poco più di vent'anni da "Neurodeliri", i Bulldozer ritornano sul mercato discografico con "Unexpected Fate", un album assolutamente stupendo con il mitico trio composto da AC Wild, Andy Panigada e Manu. Andando dritti al sodo, "Unexpected Fate" è un disco impeccabile, da ogni posizione e da ogni punto di vista, suonato meravigliosamente, supportato da una produzione impeccabile e capace di mostrarci i Bulldozer in tutto il proprio splendore. Si parte con "Unexpected Fate", song dalla partenza armonica e introspettiva, un brano che decolla lentamente, fino ad eplodere in un vortice di brutalità e cattiveria, rinunciando completamente ad ogni tipo di virtuismo, concentrandosi sulla potenza e sulla ruvidità, "Aces Of Blasphemy" a seguire, rimarca in modo palpabile le eccellenti doti compositive e tecniche della band, consentendo di assaporare uno stile ed un tipo di sound fortemente tradizionale, ma sempre molto efficace, "Salvation For Sale" si assesta su ritmi incisi, coinvolgenti ed essenzialmente molto pungenti, puntando molto sull'energia e la robustezza della sezione rimtica, massiccia e massacrante, "Use Your Brain" invece,consente di compiere un piacevole balzo nel passato, rivivendo appieno gli antichi fasti della splendida musica firmata Bulldozer, con una strizzata d'occhio verso un sound piuttosto attuale. "Micro VIP" rimarca in modo palpabile l'eccellente lavoro delle chitarre e sorprende per la rapidità con la quale viene eseguita, "Bastards" è violenza allo stato brado, capace di coinvolgere senza pause, senza monmenti di pausa, ma esclusivamente di musica composta con i sacri crismi, stesso dicasi "Buried Alive By Trash", un brano dotato di un impatto incredibile, composto di tecnica, talento e pura passione per il genere suonato, con un arrangiamento a dir poco magnifico, mentre "The Counter-Crusade", pone il luce l'aspetto più versatile e variegato dello stile dei Bulldozer, sempre devoto ai mitici Motorhead, ma con un sound senza dubbio più estremo. Nella parte finale del disco,"The Prediction" a differenza dei precedenti brani, da spazio a momenti più ispirtati e spiazzanti allo stesso tempo, la conclusiva "In The Name" infine, è in assoluto il miglior momento del disco, racchiude l'essenza della band e riassume i contenuti di un disco il cui acquisto è assolutamente obbligato.

Voto: 9/10

Maurizio Mazzarella

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