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lunedì 18 luglio 2011

WOLFHEAD - Wolfhead


Provenienti dalla Spagna, per la precisione dalla città di Barcellona, allo stato attuale patria del calcio, i Wolfhead attivi da circa tre anni, giungono con questo album omonimo al proprio esordio sul mercato discografico, anche se ogni membro che compone il gruppo vanta un congrua esperienza musicale. La band della Catalonia si colloca come settore tra lo stoner ed il doom metal, vede nei Black Sabbath dei primi tempi il proprio punto di riferimento principale, ma non guarda alla parte più estrema del settore, bensì a quella più melodica, ma non certo al settore più commerciale. Inutile fare troppi esempi, prendete gruppi come Orange Goblin, Electric Wizard, Monster Magnet oltre agli stessi Black Sabbath, frullateli tutti assieme ed ecco che viene fuori una band interessante e di prospettiva come appunto i Wolfhead, che però hanno ancora molto da imparare. Il disco è discreto, non è nulla di esaltante, ma per alcuni tratti si lascia rispettare, pur non stupendo fino all'eccesso. Ha però in dote una buona dose di grinta e carisma e questo un gran per punto di partenza per un gruppo che ha i mezzi, ha la volontà, ma allo stesso tempo è ancora molto limitate, sia da un punto compositivo ( i pezzi devono essere più diretti e snelli non nella durata, ma nel corredo) che anche tecnico. Non c'è poi un buon supporto tencologico, nel senso che la produzione è davvero sommaria e non all'altezza della situazione. Altro neo è il cantante, certamente molto aggressivo e grintoso, ma deve decidere se assomigliare ad Ozzy oppure a Lemmy. Anche il cantante deve comprendere se il suo idolo e Iommi, o se la sua chitarra deve ricordare lo stile Motorhead. Quindi c'è un problema d'indentità, che solo il tempo potrà risolvere.

Voto: 6/10

Maurizio Mazzarella

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