Ansa News

mercoledì 13 luglio 2011

ROBIN GEORGE - Dangerous Music


Vi abbiamo recentemente parlato della Angel Air Records, etichetta inglese specializzata nella ristampa di piccole gemme nascoste del passato e “rifugio” di quegli artisti che, nonostante il loro talento, hanno vissuto brevi momenti di gloria e poi sono ripiombati nell’oscurità, salvo poi il continuare a vivere ai margini del music business magari macinando innumerevoli serate sempre ed ovunque. Robin George è un chitarrista la cui prima celebre apparizione è stata nella David Byron Band per poi proseguire la propria carriera con alterne fortune sia come solista, sia collaborando con artisti del calibro di Robert Plant, Phil Lynott, Carl Palmer, Glenn Hughes, John Wetton, ecc. solo per citarne alcuni. Dangerous Music è il suo highlight che ha compiuto 25 anni ed oggi viene riprposto con un art work differente, un remastering effettuato dall’artista stesso e l’estensione della tracklist con alcuni bonus remix. L’album di per se è completamente radicato negli anni 80, quando imperavano le sonorità edulcorate dei sintetizzatori e la tipica timbrica delle batterie elettroniche. I brani sono chiaramente di matrice pop rock dove la chitarra di Robin svolge un lavoro comunque egregio ma mai da protagonista, in quanto abbiamo comunque a che fare con brani cantati che cercavano uno sbocco lungo i canali mainstream. Ricca la lista dei musicisti che hanno partecipato alle incisioni di questo lavoro tra cui il compianto Phil Lynott, il grande bassista Pino Palladino col suo fretless, Dave Holland (ex batterista dei Judas Priest) e Mark Stanway (tastierista dei Magnum). Vivamente consigliato a chi, leggendo queste righe, vuol riscoprire gli anni ’80 del pop e dell’aor.

Voto: 7/10

Salvatore Mazzarella

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