Diabolici Tarot!!! La band finlandese attiva dal 1985, torna sul mercato discografico con queso splendido "The Spell of Iron MMXI" edito per la mastodontica Nuclear Blast. All'apparenza può sembrare un nuovo disco targato Tarot, in realtà non è altro che il disco d'esordio uscito ventisei anni fa, che oggi viene riproposto in una nuova veste, con un arrangiamenti nuovi e certamente più snelli e più fluidi e con un sound nettamente più moderno ed attuale. Può sembrare un'operazione altamente commerciale e forse lo è, ma è anche un regalo ai fan, a coloro che si sono affezionati alla band solo di recente e che con questo "The Spell of Iron MMXI" hanno la possibilità di avvicinarsi ai primi componimenti dei Tarot, oggi introvabili, testando anche il valore assoluto attuale di Marco Hietala e compagni. Da un punto di vista strettamente musicale, lo stile di fondo dei Tarot resta sempre ancorato ad un heavy power metal di matrice melodica, molto incline alla scena scandinava, ma che estrapola comunque diversi componenti da un sound che si avvicina molto a quello teutonico, in particolare agli Helloween più recenti, non a caso a voce di Marco Hietala sembra molto simile a quella di Andy Deris. Il disco, è nettamente diverso dal mio punto di vista alle opere più attuali dei Tarot. "The Spell of Iron MMXI" è più diretto ed incisivo ad esempio rispetto all'ultimo "Gravity of Light" e ci mostra costantemente una band matura, forste di doti tecnici strabilianti, oltre che di un'enorme consapevolezza nei propri mezzi. Disco davvero bello che si ascolta con grande piacere.
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
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