Apprezzo molto gli Holy Martyr ed anche per molti e differenti motivi. Suonano con grande passione e competenza, dimostrando sempre e costantemente una congrua coerenza di fondo ed è questo che gli consente di essere grandi, perché risultano capaci di evolversi costantemente senza doversi per forza di cose vendere a stili e suoni più moderni e certamente diversi dal genere principale che li ha consacrati. "Invincible" è di un livello nettamente superiore ai suoi predecessori e questo la dice lunga sul suo valore e spessore artistico, perché già l'esordio "Still at War" ed il seguente "Hellenic Warrior Spirit" erano e sono dischi di grande qualità e valore. A tre anni di distanza, ecco quindi "Invincible", inciso sempre per la mitica Dragonheart, terzo disco per la band sarda, che dimostra di aver raggiunto quella che per molte band non altri due dischi alle spalle, può essere considarata come la maturità definitiva. Il disco è davvero molto bello, vede gli Holy Martyr destreggiarsi in un possente e massiccio heavy metal di matrice epice, che però salvo ai maestri del settore, non paga assolutamente dazio a nessuno, perché Ivano Spiga e compagni confermano di essere in possesso di una grande personalità, che persegue ad un'identità molto precisa. "Invincible" si presente come un disco molto duro, aggressivo al punto giusto ed impenetrabile, privo di grossi momenti melodici, ma più inclinde ad un suno ruvido e robusto, anche rabbioso in più frangenti. I pezzi sono compatti ed hanno in dote un impatto notevole, pur non avendo un presa fluida, che però viene supportata da uno spessore tecnico non indifferente. Certo, poteva essere fatta qualcosina in più sul piano del valore, ma questo incide relativamente sul valore complessivo di un disco davverlo eccellente.
Voto: 7,5/10
Maurizio Mazzarella
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