Ho sempre apprezzato e stimato la Nuclear Blast, una delle migliori case discografiche di questi tempi, che nel proprio interno vanta band di grosso calibro come i nostrani Rhapsody Of Fire, gli Exodus ed i teutonici Blind Guardian. Proprio per questo mi viene difficile comprendere il perché sottoscrivere un contratto con una band come gli Indica, che non ha nulla a che vedere con il colosso tedesco. Diciamolo subito, questo non è un disco di metal, ma semplicemente un album di pop rock, che vede coinvolto un gruppo formato da sole donne. Svestendoci dei panni dei metallari incalliti, cercando di essere i più obiettivi possibili, possiamo affermare serenamente che questo non è un brutto disco, almeno per il genere suonato, ma certamente non piacerà a coloro che navigano tra queste pagine. Certamente, questo "A Way Away" è molto meglio di tanta robaccia che c'è in giro e contiene tanti brani gradevoli, ma ripetiamo con estrema sincerità, gli Indica non è per la Nuclear Blast che dovevano pubblicare questo disco e non dovevano cercare di farsi largo tra coloro che fanno dell'heavy metal in tutte le proprie forme il proprio punto di riferimento principale e la propria ragione di vita. Ribadiamo ancora, il disco non è brutto, ma certamente, non è indicato per chi ascolta heavy metal. Se invece avete voglia di ascoltare qualcosa si più leggero, allora va bene, ascoltate queste Indica, perché la loro musica sincertamente, non è male.
Voto: 6/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 6/10
Maurizio Mazzarella
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