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venerdì 19 marzo 2010

PINO SCOTTO - La Storia del Rock in Italia


Intervista al mitico Pino Scotto in occasione dell'uscita del suo nuovo album in studio "Buena Suerte". Godetevi le parole di un uomo che ha fatto la storia del rock e del metal nella nostra bella Italia:

Un nuovo album e questa volta composto da brani inediti, dopo il DVD "Outlaw" ed il precedente "Datevi Fuoco". Un periodo felicemente prolifico… Ce ne parli?

-Alla fine del “Datevi Fuoco Tour” dopo ben 160 date, avevo intenzione di rilassarmi un po' ma come al solito durante le feste di Natale del 2009, ho ricominciato a sentire l'esigenza di Rock 'n' Roll , così, detto-fatto un mese per scrivere il materiale,15 giorni di studio ed ecco che nasce “Buena Suerte”, nei negozi dal 2 Aprile 2010, ma la cosa più importante è che il Rock 'n' Roll continua a scorrere nelle mie vene più adrenalinico che mai.

Il tuo progetto solista è caratterizzato dal fatto che usi la nostra lingua nelle liriche, al contrario di Fire Trails e Vanadium (se escludiamo "Nel Cuore Del Caos"). Perché questa differenza?

-Lo so benissimo che usare l'italiano per questo tipo di musica è molto difficile e complicato, comunque a me sono sempre piaciute le sfide e poi naturalmente per me, è molto importante che il messaggio dei testi riesca a raggiungere l'ascoltatore in modo più diretto.

La tracklist di "Buena Suerte" è pregna di titoli che lasciano presagire un forte contenuto sociale. C’è un concept dietro? Cosa ti fa essere così "incazzato"?

-Innanzitutto vorrei farti io una domanda: Come si fa a non essere incazzati in una società come questa, stracolma di menzogne e falsità? Comunque volendo, “ Buena Suerte” se non proprio un concept album è sicuramente un tracciato che percorre tutto il malessere sociale, politico ed artistico di questo paese, nella speranza che questo faccia riflettere qualcuno.

Come sempre non mancano gli ospiti… e sempre di grande spessore… questa volta ci sono Caparezza e Kee Marcello. Come sono nate queste due collaborazioni?

-Con Kee, la scorsa estate ho avuto il piacere di cantare in qualche concerto e durante quelle date è nata tra noi una grande amicizia... Con Caparezza più o meno si può dire la stessa cosa, ma la cosa importante è che con entrambi questa collaborazione è nata solo per rispetto reciproco e con una grande voglia di fare qualcosa insieme .

Chi ti ha supportato nel lavoro di composizione dei brani? In sala d’incisione ti hanno accompagnato gli stessi musicisti che ti seguiranno in tour ?

-Le collaborazioni artistiche sono un po' varie: per quanto riguarda il lavoro in studio, è cambiato solo il batterista perchè questa volta dietro le pelli c'è Marco di Salvia dei Node, che sarà con me anche durante questo nuovo tour. Alla chitarra e al basso invece ci saranno i soliti Steve Volta e Frank Kopo.

Insomma, per suonare con te bisogna per forza chiamarsi Steve. Prima Tessarin nei Vanadium,poi Anghartal nei Fire Trails, poi Steve Volta. L’abbiamo visto varie volte dal vivo con te ed è davvero in gamba. Ci parli di lui, come l’hai conosciuto?

-Steve l'ho conosciuto grazie ad un amico quando serviva un chitarrista per sostituire Steve Angarthal (a cui era appena nata una bambina) per l'ultimo tour dei Fire Trails e da allora è rimasto con me fino ad oggi a macinare concerti e sano Rock 'n' Roll.

Ancora una volta in tour! Sarà come sempre intenso? Avete pianificato già molte date?

-Sicuramente non vediamo l'ora di ripartire perchè è lì, sul palco, che avviene la vera magia del Rock; fino adesso abbiamo fissato una trentina di date ma certamente, come lo scorso tour, presto diventeranno molte di più.

Headliner all’Italian Gods Of Metal penso sia il minimo per riconoscerti quello che rappresenti per il rock in generale in Italia. Le tue sensazioni ?

Per me l'Italian Gods of Metal e fidati, questa non è arroganza, è un concerto come un'altro, l'unica cosa che mi fa girare i "coglioni", è che come al solito anche quel giorno su quel palco ci saranno bands che spaccano il culo ad omaggiare questa grande musica in un paese di merda dove vengono premiati solo questi pezzenti che arrivano da "Amici" o "X Factor".

Sei dà un po’ in pensione. Cosa fa Pino Scotto nella vita di tutti i giorni, quando non è in tour?

-L'unica cosa diversa rispetto a quando lavoravo è che posso dormire un po' di più, ma credimi, i miei impegni sono veramente tanti, naturalmente lascio sempre grande spazio al Sex, ?, and Rock 'n' Roll.

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-Non mi stancherò mai di dire le stesse cose e cioè supportate le bands italiane che vi piacciono, e scaricate solo i gruppi che sono già pieni di soldi, altrimenti in questo paese avremo sempre i soliti "coglioni" che riempiono gli stadi e che vi prendono per il culo da trent'anni. "Stay Rock" e naturalmente vi aspetto per il "Buena Suerte Tour"!

Intervista a cura di Salvatore Mazzarella

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