Ansa News

venerdì 19 marzo 2010

MARTY FRIEDMAN - Tokyo Juke Box


Allora David Ellefson è tornato nei Megadeth in occasione del ventennale di Rust In Peace. Certo sarebbe stato bello che anche Nick Menza (problemi fisici e divergenze musicali permettendo) e Marty Friedman fossero della partita! In effetti questa è stata l’ultima grande line up di cui ha goduto il dispotico Dave Mustaine dato che in seguito si è sempre circondato di musicisti tecnicamente ineccepibili,non ultimo il guitar hero Chris Broderick,ma piuttosto anonimi. Ed allora l’unico modo che abbiamo adesso di godere del talento di Marty è unicamente mediante il materiale solista ed il chè non è un male. Vi ricordate i Cachopony? Quelle tonnellate di chitarre intense come un’intera orchestra con suadenti melodie che quando poi sfociavano negli assoli ti trapassavano il cervello da un orecchio all’altro ? E poi avrete letto da qualche parte che Marty apprezza molto il pop melodico in particolare quello italiano (evito di fare nomi se nò rischio il linciaggio)? Sapete anche che la sua seconda patria è il Giappone vero? Allora combinate bene tutti questi fattori ed avrete l’idea esatta di questo Tokyo Juke Box. Famose melodie pop giapponesi rivisitate in chiave esclusivamente chitarristica dal nostro. Potenza ed aggressività del rock unita a melodie e ritmiche straordinarie col valore aggiunto del suo talento. Un album si completamente strumentale ma che non ti annoia… anzi !!! Vivamente consigliato.

Voto: 7,5/10

Salvatore Mazzarella

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