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giovedì 25 marzo 2010

INTERFERENZE - V1.1 & V1.2


Da un punto di vista prettamente tecnico e musicale avete ben stampati nella mente i Bluvertigo? Bene, estremizzateli ulteriormente ed ecco che vengono fuori questi Interferenze. Una band orgogliosamente fiorentina, che per il proprio genere, una sorta di rock elettronico con sfumature dark, si dimostra davvero molto, ma molto interessante. Gli Interferenze hanno voluto fare subito le cose in grande non un solo CD, bensì un album doppio, pieno zeppo di musica coinvolgente ed avvolgente, grintosa e carismatica, ma soprattutto assolutamente trascinante. In "V1.1 & V1.2", c'è musica che penetra nelle vene di chi ascolta e ti porta a cantare, a muoverti ad impazzire per quello che ascolti. Se questo era l'obiettivo della band fiorentina, possiamo serenamente affermare che ci sono riusciti. Ma non solo, perché a prescidere dal lato tecnico e musicale di questo album che si dimostra assolutamente interessante, c'è da dire che piace degli Interferenze anche il modo di scrivere i testi. Poesia e musica, un binomio che fuonziona e che ha sempre fuonzionato, ma che nello stile degli Interferenze funziona ancora di più grazie a brani colmi di significato, sottili ed incisivi allo stesso tempo. Ottimo quindi il lavoro di Giacomo Salani (voce, chitarra e basso) e Luca Fucci (synth/piano/progs), un lavoro che si districa tra atmosfere new wave ed industrial, con un’attitudine particolarmente diretta verso una scrittura musicale ai confini tra il dark e il punk elettronico. Francamente, vengono anche in mente le cose migliori dei Depeche Mode e di Gary Numan. In album poi come questi, non può che essere eccellente anche la produzione, entrambi i dischi non a caso, sono stati registrati in Italia e masterizzati da Tom Baker ai Precision Mastering di Los Angeles. Da evidenziare anche la presenza nel secondo disco della covere dei mitici Led Zeppelin "Immigrant Song", rivisitata dagli Interferenze con la loro personale ricetta musicale.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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