Ansa News

lunedì 29 marzo 2010

DIORAMIC - Technicolor


Immaginate per un momento il crogiuolo tra Muse, 30 Second to Mars, The Sins of Thy Beloved, Trail of Tears, Opeth e qualche bel riff alla Dream Theatre (non siamo impazziti!!!). Una variegata esplosione di talento: questi sono i teutonici Dioramic. Il loro album d’esordio “Technicolor” è una piccola perla raccolta in un fiume (la scena metal attuale) che, a detta di molti, è arido di idee e innovazioni. Niente di più falso. Perciò lasciatevi trascinare dalla melodia spiazzante di “Ghosts In The Machine”, un mix che alterna chitarre fuori giri, parti melodiche e vocalizzi che passano da un growl estremamente gutturale e cupo fino ad un scream graffiante e malefico, senza dimenticare dei tratteggi in clean dalle atmosfere oniriche. Virtuosismi a profusione in “Black Screen Goodbye”, le emozioni si alternano tra “alternative metal” e sperimentazioni “hardcore” intriganti e cervellotiche, bella anche la chiusura della track con il pianoforte e un particolare effetto discorsivo spaziale (ricordate i Babylon Zoo?!). La sperimentazione diventa ossessiva in tracce come “Eluding The Focus” , dove non mancano le venature acid jazz, e “Arms Of Poseidon”, pronta ad ammaliarvi con le sue sonorità liquide e veloci. Il sound non viene mai banalizzato, nemmeno quando diventa estremamente abrasivo. L’esempio lampante è costituito dalla splendida “Lost In Error”. Lo smisurato eclettismo emerge anche nelle transgenica (non è una novità) “Lukewarm Remains”, nella quale si segnala anche un retrogusto orientaleggiante. Se non ne avete abbastanza, vi consigliamo di proseguire il viaggio con la martellante “Doom” e le sfumature elettro-industrial di “Roses & Echoes”. La chiosa finale, da pelle d’oca, è uno stupendo e melodico lento dal titolo “Debris”, ma il resto lo lasciamo all’immaginazione e all’ascolto. Ragazzi, questi sono un trio di fenomeni, ma il loro prodotto è troppo avanti per i comuni mortali. Il paradosso sta proprio in questo: a qualcuno potrebbe risultare un minestrone indigesto.

Voto: 9,5/10

Enrico Losito

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