Vengono dalla Svezia questi Hellfueled, una band attiva dal 1998 che con questo nuovo "Emission Of Sins" giunge alla pubblicazione del proprio quarto lavoro in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a due anni di distanza dal precedente "Memories in Black". Musicalmente gli Hellfueled sono difficili da inquadrare in un determinato settore del metal ed è questo che rende la loro ricetta maggiormente appetibile ed originale. D'istinto vengono alla mente immediatamente gli Amorphis di "Tuonela" o "Am Universum" ad esempio, ma con una marcia in più ed una netta sterzata verso sonorità più rocciose e granitiche, sempre con la giusta dedizione verso melodie accattivanti ed avvogenti. Un esempio? Ascoltate il ritornello di "Am I Blind" e resterete ammaliati e senza parole. La voce Andy Alkman paga dazio agli Amorphis, anche se in alcuni frangenti sembra di ascoltare un Ozzy Osbourne ispirato e più sdolcinato. Discorso diverso per le chitarre, possenti e maestose, taglienti e pungenti, assolutamente orientate versono uno stile tradzionale, ma sempre graffiante e robusto, che mai trascura la tecnica e che si adagia sulla classe ed il talento Jocke Lundgren. Le canzoni se viste nel complesso sono molto buone, spiazzano senza mai deludere, nel senso che non seguono un percorso ben preciso, ma prendono spesso strade diverse senza mai perdersi. Piace di queste band poi, il fatto che non imita nessuno, c'è ovviamente qualche rifermimento, ma hanno un proprio stile ed una propria idea musicale. Sono moderni, ma non mettono da parte gli insegnamenti del passato, sono dinamici ed aggressivi, però non rasentano l'estremo, puntando ad un pubblico ampio e dai palati fini, con sonorità pesanti ed accessibili allo stesso tempo. Bene quindi da un punto di vista tecnico, bene anche la produzione, moderna ed all'avanguardia. Bel disco quindi, assolutamente consigliato a tutti senza nessuna distinzione di generi e settori.
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
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