Ansa News

sabato 30 gennaio 2010

DEATH ROW - Vivi Nella Morte


Intervista ai mitici Death Row, ci risponde l'incredibile Victor Griffin, voce e chitarra della band. Un sentito grazie per la realizzazione di questa intervista, alla Black Widow Records:

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-L'idea e' nata da Massimo della Black Widow discutendo con Joe Hasselvander.La cosa e' piaciuta subito anche a me, avevo voglia di dare una dimostrazione concreta della storia dei DEATH ROW, inoltre era una situazione della quale anche io avevo discusso con la BWR in passato ma a quel tempo ero troppo occupato con I Place of Skulls. Loro hanno recuperato una bella registrazione di un nostro show quasi completo, inoltre l'album e' stato arricchto dalla nostra prima jam-session e dal demo “Whore”.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-Le mie influenze arrivano ovviamente dai Black Sabbath ma anche gli Steppenwolf, i primi albums di Alice Cooper ed anche i primi Kiss, ma sono tante le bands che in qualche modo mi hanno influenzato...comunque nessuno come i Black Sabbath.
Incontrai Lee Abney che la pensava come me, in seguito ci fu' l'arrivo di Joe che usciva con mia sorella....lo inviati a casa mia e nella acantina registrammo la nostra prima Jam, quella che puoi sentire su “Alive in Death”, questa e' storia, e' l'inizio di tutto per i DEATH ROW. Poi in Virginia ci fu' l'incontro con Bobby.

Come è nato invece il nome della band?

-Nulla di particolare, semplicemente mi piaceva e dato che era la mia band l'ho scelto, credo sia un buon nome, molto d'effetto e che suoni anche bene!

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-La musica doom per me deve trasmettere un senso di malinconia, non voglio dire che debba per forza intristire le persone, anzi deve soprattutto entusiasmare con la sua potenza ma non e' certo un tipo di musica troppo allegra. Le tematiche sono varie, si parla a volte di fatti molto personali, a volte lo spunto puo' arrivare anche da un vecchio film horror. In passato i miei testi erano anche troppo vicini all'occulto, le forze del male sono potenti e pericolose...ora sono profondamente cambiato e con me anche i testi delle mie canzoni che sono diventati molto piu' positivi e spirituali.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Innanzitutto non me la sento di definire “Alive in Death” un nuovo album, dopotutto contiene solo materiale vecchio e storico ma , si' , in pratica si tratta di un nuovo prodotto discografico. Questo album rappresenta i DEATH ROW, almeno in gran parte, quindi un pezzo di storia troppo spesso confusa o offuscata dalla storia dei PENTAGRAM. Tu lo sai che in pratica il primo album dei Pentagram conteneva tutti pezzi scritti per i DEATH ROW? Ecco questo e' molto importante, che la gente che ama il Doom ed i Pentagram capisca finalmente quanto grandi ed importanti sono stati i DEATH ROW e quanto lo siano ancora.

Come nasce un vostro pezzo?

-La musica, la mia musica nasce dentro di me...forse sara' difficile da capire ma le mie composizioni nascono spontaneamente nella mia testa, la musica mi parla ed io tiro giu' i riff e ci lavoro sopra ma il tutto e' un procedimento naturale, direi quasi magico.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Tutti i pezzi da me composti sono egualmente importanti per me e per noi, siamo ovviamente molto legati all'omonimo pezzo, poi “All your sins” e “The Ghoul”...ma tutti i pezzi sono importantissimi .

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

-Avrai saputo che abbiamo suonato all' HAMMER OF DOOM II festival in Germania, dove ci siamo incontrati con Pino della Black Widow. Abbiamo avuto un grosso successo, piu' di quanto potevo aspettarmi dopo tanto tempo, eppoi non eravamo mai stati in Europa come DEATH ROW. Per quell'occasione alla voce c'era il nostro amico Eric Wagner ex Trouble perche' io ero molto giu' di voce, cosi' gli ho chiesto se se la sentiva di cantare e lui ha subito accettato. E' un grande cantante ma questa e' stata solo una occasione speciale perche' la voce dei DEATH ROW sono io. C'e' un tour organizzato per Aprile, 14 date in mezza Europa con una data in Italia il 6 Aprile a Vicenza in un locale chiamato Sabotage, magari ci vedremo tutt li. Saremo in tre, io, Joe Hasselvander alla batteria (e che batteria) e Marty Swaney al basso.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-Ci sono idee, molte idee ma voglio procedere con calma, io ho anche i Place of Skulls ai quali tengo moltissimo. Vedremo col tempo cosa sara' meglio fare. La BWR mi ha gia' parlato di altri progetti ma c'e' tutto il tempo per decidere!

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-Non conosco bene la scena italiana, ho ascoltato alcune bands della BWR come The Black, conosco qualcosa dei Death SS... non me la sento di giudicare una scena che non conosco ancora bene.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Internet e' una realta' con la quale bisogna convivere, puo' essere un danno ma anche un grande fonte di promozione e pubblicita', facilita' i contatti...npn credo ci abbia danneggiati piu' di tanto, i nostri fans sono abbastanza fedeli e comprano i dischi originali, non le copie.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-Questa e' la nostra musica, la mia musica, non mi piacciono i gruppi che si vogliono definire Doom ma fanno solo un gran fracasso, il Doom e' una musica seria che ha le sue regole ed e' la musica che amo e ringrazio Dio per avermi dato il dono di poter suonare.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Amo i Black Sabbath, con i quali ho anche suonato in tour con i Cathedral , mi piacerebbe suonare con alcuni di loro soprattutto Tony Iommi, ma sono contento anche cosi', la vita e'anche una soprpresa continua, chissa' cosa ci riservera' il futuro.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Certo, vi aspetto tutti a Vicenza il 6 Aprile, pero' poi' tornero' in tour anche con i Place of Skulls. Tenetevi in contatto con la Black Widow Records ed aspettiamo gli eventi futuri. DOOM ON!!! Victor Griffin.

Intervista a cura di Maurizio Mazzarella

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