Attivi dal 2003 e provenienti dal Veneto, più precisamente dalla città di Treviso, i Burning Black dopo la pubblicazione di due demo, sono giunti all'esordio discografico nel 2008 con l'album "Prisoners of Steel", un disco assolutamente eccellente che ha riscosso immediatamente notevoli consensi. A circa un anno di distanza, i Burning Black forti nel nuovo connubio con la teutonica Limb Music, ritornano con "MechanicHell", un lavoro che conferma il notevole spessore artistico della band veneta e che la consacra ai massimi livelli del metallo non solo italiano ed europeo, bensì mondiale. Diciamolo subito allontanando ogni tipo di dubbio, "MechanicHell" è un grandissimo album di notevole livello, maturo da ogni punto di vista, sia tecnico che compositivo, con pezzi freschi, dinamici, che scorrono in modo fluido dalla prima all'ultima nota e che giovano di una produzione impeccabile e capace a sua volta di rimarcare quelle che sono le qualità complessive dei Burning Black. Musicalmente, Dan Ainlay (Massimo De Nardi) e compagni, per quei tre o quattro che non lo sapessero, suonano un pregevolissimo heavy metal, impostato su uno stile anni ottanta per la maggiore, anche se la band trevigiana riesce nell'impresa di creare uno stile proprio, mettendo in mostra una fortissima personalità. Ottime le chitarre, taglienti, pungenti e modulate alla perfezione, egregie anche le tastiere, usate con il giusto equilibrio, senza mai andare oltre misura, incredibile la sezione ritmica, puntuale e precisa. "MechanicHell" è un disco che fa gridare al miracolo, colmo di pezzi di puro acciaio colato, adatti anche per una dimensione dal vivo. Un esempio? Ascoltate "Purgatory Child", un inno al metallo d'autore, un pezzo colmo di cori epici impossibili da non cantare. Già, perché la forza dei Burning Black e di questo disco, è quella di aver scritto pezzi dall'impatto immediato, semplici d'assimilare, che si stampano nella mente e che non ti abbandonano più. Poche parole, fate vostro questo disco!!!
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
Nessun commento:
Posta un commento