Ansa News

venerdì 18 settembre 2009

SAVAGE MESSIAH - Insurrection Rising


Provenienti da Londra ed attivi da circa due anni, i Savage Messiah giungono con "Insurrection Rising" al proprio esordio sul mercato discografico per merito della Candlelight Records. Musicalmente la loro ricetta basa le proprie fondamenta sul classicio thrash degli anni ottanta, con uno stile fortemente contaminato dai Testament che però non trascura i classici Metallica, Megadeth e via discorrendo. "Insurrection Rising" nel suo complesso, è un ottimo disco, ben prodotto e ben suonato e scorre in modo fluido, facendosi apprezzare dalla prima all'ultima nota. Passando all'album nel particolare, la partenza è affidata proprio alla title-track, ovvero "Insurrection Rising", un pezzo compatto e dall'impatto molto forte, dove la band mette imemdiatamente in evidenza le proprie peculiarità tecniche e compositive, "Corruption X" a seguire, è un brano dai ritmi essenzialmente armonici, ma comunque particolarmente pungenti ed incisivi, con le chitarre che esercitano un ruolo da protagoniste assolute, "In Absence of Liberty" invece, evidenzia il lato più melodico ed intenso, ricordando in più d'un frangente i Testament di "Souls Of Black". Nel proseguo del disco, "The Serpent Tongue of Divinity" risulta in assoluto l'episodio migliore del disco da un punto di vista qualitativo, grazia alla propria dinamicità ed al folto numero di preziosismi strumentali presenti, "Vigil of the Navigator" rispolvera uno stile tradizionale e datato, ma sempre efficace e dall'effetto assicurato, mentre "Enemy Image (Dehumanization)" vede la band estremizzare al massimo il proprio stile, ponendo in luce la propria incredibile rapidità d'esecuzione. Nella parte finale del disco, "Silent Empire" vede puntare su sonorità più versatili e su uno stile morbido dai tratti seducenti, "The Nihilist Machine" è un palpabile tributo ai migliori Megadeth, mentre la conclusiva "He Who Laughs Last" conferma la cura minuziosa deegli arrangiamenti e riassume le peculiarità di un disco fortemente consigliato ai chi ama il thrash metal alla follia.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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