Ansa News

martedì 22 settembre 2009

RAMMING SPEED - Brainwreck


Provenienti da Boston ed attivi dal 2005, "Brainwreck" è il disco d'esordio per i Ramming Speed, una band dedita ad un violento thrash che tende in modo evidente al grind. Il disco è discreto nel complesso, ma non scopre nulla di nuovo e fondamantalmente non gode di momenti spiazzanti, anzi, il più delle volte appare alquanto scontato. Tuttavia chi ama alla follia questo genere, non farà fatica ad apprezzare "Brainwreck". Passando ad analizzare il disco più nel dettaglio, la partenza è affidata a "Speed Trials", un vortice brutale di rabbia e violenza, supportato da chitarre granitiche ed una batteria martellante, "The Threat..." a seguire, rinuncia ad ogni tipo di virtuosismo, punando su sonorità compatte e dall'impatto fortissimo, "Lazer Assault" giova di alcuni preziosismi tecnici, "All in All" sembra uscito da un disco dei Motorheah, mentre "Shane Embury is the Brad Pitt of Grindcore" vede la band estremizzare ulteriormente il proprio stile. In "Bogus Facade" sono le chitarre ad esercitare un ruolo fondamantale, stesso dicasi per "Sound the Alarm", basata su ritmi lenti ed incisivi, "Immigrant Song" recupera uno stile perlopiù datato, "Political Party" invece è un muro sonoro impenetrabile. Nella parte finale, "Man vs. Machine" vede la band puntare su una grande rapidità d'esecuzione, cosa palpabile anche in "Arrested Development", "A Modern Myth" è l'enessimo esempio di malvagità e cattiveria che sintetizza i contentuti di un disco che si chiude con la pregevole "Heavy Metal Thunder". Disco esclusivamante consigliato agli amanti del settore.

Voto: 6/10

Maurizio Mazzarella

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