Ansa News

venerdì 4 settembre 2009

GOTTHARD - Need To Believe


Puntuale come un orologio (non mi fate dire svizzero…dato che i Gotthard svizzeri lo son già) ecco un nuovo disco dei class rockers del Canton Ticino!
Preciso come un orologio (ehm…chiedo perdono!) il nuovo disco dei Gotthard è davvero il ‘solito’ ottimo disco.
Da qualche anno ormai, forse grazie anche all’ottima promozione svolta da un colosso come la Nuclear Blast, abbiamo imparato a conoscere e ad amare anche in Italia questo gruppo, che a conti fatti non ha mai raggiunto il successo che avrebbe meritato…fatta eccezione nella patria di provenienza.
Eppure i nostri non hanno nulla da invidiare ai migliori anni di gruppi come Bon Jovi,Withesnake, Dokken ecc. con la differenza che mentre queste band più famose hanno passato lunghi periodi di smarrimento, i Gotthard ci hanno abituato da tempo a dischi di notevole spessore artistico, senza tentennamenti o tentazioni sperimentali di qualsiasi sorta…il loro è puro class rock a volte tendente verso l’heavy, a volte tendente verso l’aor, a volte brillante come nell’album Lipservice, a volte con venature più cupe come nell’album Domino Effect.
Anzi Need To Believe prende il meglio di questi due platter, fornisce la dimostrazione matematica che questa band ha la capacità di scrivere canzoni niente affatto banali ma che entrano subito nel cervello per non abbandonarlo più, infine stupisce perchè lo fa usando spesso le stesse soluzioni armoniche.
Questa volta la produzione limpida ma allo stesso tempo potente è stata affidata al canadese Rick Chicky (Rush, Aerosmith, Foo Fighters…) ed il disco è stato mixato negli studi di Alex Lifeson.
Colpiscono l’opener ‘Shangri-La’, mid tempo dal taglio epico dove Steve Lee da subito dimostrazione di quello che riesce a fare con la sua voce, ‘I Don’t Mind’ col suo riff killer ma anche ‘Break Away’ e ‘Rebel Soul’…Insomma, indispensabile per ogni fan del gruppo che si rispetti ed ottimo per decidere di inserire i Gotthard nella rosa delle proprie band preferite.

Voto: 8,5/10

Salvatore Mazzarella

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