Ansa News

mercoledì 23 settembre 2009

AT VANCE - Ride The Sky


Attivi da oltre dieci anni, per i tedeschi At Vance questo nuovo album "Ride The Sky" rappresenta l'ottavo capitolo della propria discografia, che giunge sul mercato discografico a due anni di distanza dal precende ed eccellente "VII". Musicalmente la ricetta degli At Vance è rimasta assolutamente immutata, la band infatti, affonda le proprie radici in un power metal dai contenuti neoclassici, che non rinuncia mai all'energia ed alla potenza. Il disco nel complesso è assolutamente egregio, è ben prodotto, nonché straordinarimante suonato, gode della giusta imprevedibilità e scorre in modo fluido dall'inizio alla fine, rimarcando le notevoli doti tecniche e compositive, oltre che l'incredibile personalità degli At Vance. Passando ad analizzare il disco più nel dettaglio, la partenza è affidata alla splendida "Ride The Sky", ovvero la title-track, un pezzo immenso, dall'impatto immediato, capace di fondere in modo egregio la melodia con l'energia, ipnotizzando ed seducendo in un vortice sonoro avvolgente, "Torn - Burning Like Fire" a seguire, parte in modo armonico, assestandosi su ritmi essenzialmente lenti, ma comunque particolarmente pungenti ed incisivi, circondandosi da un muro sonoro impenetrabile, "Last In Line" vede gli At Vance calcare pesantemente sull'acceleratore, puntando su momenti strumentali dotati di un notevole spessore artistico, "Wishing Well" invece, cover dei mitici Free, acquista maggiore robustezza e ruvidità, risultando anche più efficace della versione originale. Nel proseguo del disco, "Salvation Day" risulta l'episodio dotato di maggiori potenzialità da un punto di vista tecnico, con le chitarre che esercitano un ruolo assolutamente determinante, "Vivaldi, Summer 2nd Set" vede gli At Vance destreggiarsi in territori sinfonici ed orchestrali, "Power" è l'episodio più estremo del disco, un inno al settore musicale d'appartenza, mentre "You And I" è un brano intenso ed ispirato, fortemente malinconico e dai contenuti poetici. Nella parte finale del disco, "End Of Days" dona spazio ad uno stile più versatile ed imprevedibile, "Falling" conferma la cura impeccabile degli arrangiamenti e la conclusiva "Farewell" infine, racchiude l'essenza della musica targata At Vance, riassumendo le peculiarità di un grandissimo disco di power metal altamente consigliato ai fruitori del genere.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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