Ansa News

martedì 8 settembre 2009

ALEPH - Seven Steps Of Stone


Attivi dal 1998, dopo una lunga gavetta all'interno del circuito undergroud, che ne ha forgiato in modo egregio il talento e la tecnica, gli Aleph fanno il proprio esordio sul mercato discografico nel 2006 con l'album "In Tenebra". A tre anni esatti di distanza dal disco di debutto, la band italica prova da ridefinire quello che rappresenta il prorpio stile dando ulteriore linfa e qualità alla propria identità musicale che diventa maggiormene variopinta ed eterogenea. La forza degli Alpeh, è quindi quella di osare, andando ad esplorare nuovi territori senza alcuna paura, ma con audacia, senza soffermarsi su un'etichetta predefinita, affondando comunque le proprie radice all'interno di sonorità fortemente estreme. Per farla breve, "Seven Steps Of Stone" è un disco assolutamente perfetto, ben prodotto, egregiamente confezionato e suonato in modo pressoché eccellente, risultando un accattivante ibrido tra diverse sonorità, fondendo il death metal meno prolisso con il rock più tradizionale ed il progressive, giovando di diverse sfumature di dark e di doom, senza trascurare il thrash più massiccio ed incisivo. La cosa che però caratterizza maggiormente lo stile della band, è la marcata vena teatrale che rende questo disco ancor più prezioso, per un album nel complesso ben strutturato ed articolato. Il brano d'apertura "The Cradle And The Blade", è quello che più sintetizza i concetti precedentemente espressi, soprattutto in fatto di teatralità. Nel proseguo del disco inoltre, è facile trovare anche dei palpabili riferimenti al miglior King Diamond, caratteristica determinante nell'approccio compositivo e nell'attitudine degli Aleph. "The Voices From Below" infatti, per via della propria malvagità contenuta, è quello che più ricorda in alcuni frangenti il modo di comporre dell'artista danese. Tra atmosfere degne di un film horror e momenti minacciosi, gli Aleph danno vita a splendidi strumentali che rimarcano maggiormente la componente dark/prog, mentre brani come "Chimera" e "An Autumn Colder Than Winter", fanno venire alla mente i Candlemass più carismatici. "Seven Steps Of Stone" per concludere, è un disco di grande qualità che consentirà agli Aleph di raggiungere ampi consensi.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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