Ansa News

martedì 18 agosto 2009

XANIMA - Inside Warrior


Con onestà in questo disco di metal c'è veramente poco, ma questo non significa che questa musica sia da buttare, tutt'altro, perché aldilà del settore d'appartenenza, gli Xanima hanno qualità e talento. Fondamentalmente, sono diversi i punti in comune con una band come gli Evanescenze, tanto per citare qualche esempio più celebre, ma questa band ha molta personalità ed ha creato una ricetta propria che può piacere all'infinito o può risultare del tutto riluttante. Bravissima la cantante, che spesso ricorda Kate Bush, mentre per quanto riguarda le influenze musicale c'è molto di pop-rock ed elettronica, con qualche trama dark e symphonic. La produzione è buona e l'album nel complesso si lascia apprezzare scorrendo in modo fluido, poi il resto è una questione di gusti soggettivi. Passando al disco nel particolare, la partenza è affidata a "The Deed and the Damage", un brano dai toni vellutati e dalle sonorità accattivanti, avvolto da una meldia idilliaca che lo rende ipnotizzante ed attraente nelle proprie multiple sfaccettature, "Caged" a seguire, giova di un'atmosfera oscura ed introspettiva, dove emerge un sound moderno ed all'avanguardia, oltre ad una pregevole cura delle linee vocali, "Poltergeist" è un pezzo dall'impatto immediato, dove la band si districa su partiture più ruvide ed energiche, senza mai andare oltre i propri limiti, "Into the Lens" invece, giova di un folto nunumero di suoni campionati che lo rendono particolarmente affascinante. Con "Born into the Skin" si strizza l'occhio in modo palpabile ad uno stile prevalentemente commerciale, stesso dicasi "Soaring", brano dai toni esclusivamente morbidi ed armoniosi e The Essence of Being, che si avvicina più al pop che al rock, mentre "Exodus" è un componimento ben assemblato che fonde dicretamente le varie anime degli Xanima. Nella parte finale del disco, "Inside Warrior" conferma la buona qualità compositiva della band, ben presente anche nella versatile "Reality Remains", "Short Sighted" conferma una cura dettagliata quanto minuziosa degli arrangiamenti e la conclusiva "So Fragile", racchiude l'essenza della band sintetizzando le peculiarità di un disco destinato a tutti coloro che hanno la capacità di ampliare i propri orizzonti musicale, i tradizionalisti invece è preferibile che si rivolgano altrove.

Voto: 6/10

Maurizio Mazzarella

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