Ansa News

giovedì 9 luglio 2009

INMORIA - Invisible Wounds


Attivi da circa un anno, gli svedesi Inmoria giungono con "Invisible Wounds" al proprio esordio sul mercato discografico per merito della Massacre Records. La formazione di questa band scandinava, mette insieme musicisti di grande esperienza e straordinario spessore come Charles Rytkönen dei Morgana Lefay alla voce, Christer Andersson, Danne Eriksson e Peter Moren dei Tad Morose rispettivamente alla chitarra, alle tastiere ed alla batteria e Henke Westin al basso. Musicalmente gli Inmoria possono essere inseriti nel filone del power metal sinfonico, anche se piace la loro voglia di stupire e sperimentare a livello di sound, rimarcando in più frangenti le poprie componenti più pesanti, fondendo lo stile di band come Nevermore, Mercyful Fate e Nocturnal Rites, oltre a quello delle rispettive band di appartenenza. Nel suo genere e nel proprio complesso,"Invisible Wounds" è assolutamente un buon disco, ben suonato e soprattutto ben prodotto, valorizzando al massimo quelle che sono le peculirità tecniche e compositive di ogni singolo componente. Si parte con "Come Insanity", song dall'impatto notevole, adagiata su un pregevole letto di tastiere ed incentrata su partiture energiche e possenti, ma sempre molto melodiche ed ipnotizzanti, "Alone" a seguire, rimarca in modo evidente la componente sinfonica ed orchestrale, districandosi su un eccellente dinamismo e su una tecnica a dir poco sopraffina, "Fantasy" è in assoluto uno dei momenti più elevati del disco, grazie al suo arrangiamento curato anche nel più piccolo dei dettagli e grazie alla caratteristica di fondere in modo egregio ispirazione ed intensità, "As I Die" invece, si assesta su ritmi prevalentemente lenti, ma comunque incisivi e particolarmente pungenti. Con "Misery" si passa a territori nettamenti più pesanti, a chitarre granitiche e graffianti e ad una sezione ritmica innarrestabile, differentemente con "Circle of Memories" vengono esplorati nuovi territori ed un sound ultra moderno oltre che sperimentale, stesso dicasi per "Haunting Shadows" brano spiazzante in più d'un frangente e la successiva "Will to Live", dove il cantante Charles Rytkönen conferma uno stato di forma a dir poco eccellente. Nella parte finale del disco, "The Other Side" mostra la dimensione più introspettiva della band, ma anche la più struggente e brutale, la conclusiva "I Close My Eyes" infine, è forse il brano che più rappresenta lo stile degli Inmoria, riassumendo nel complesso i contenuti di un disco che consentirà alla band di raccogliere ampi consensi.

Line-Up:
Charles Rytkönen - Vocals (Morgana Lefay)
Christer Andersson - Guitar (Tad Morose)
Danne Eriksson - Keyboards (Tad Morose)
Henke Westin - Bass (Blazing Skies, Korp)
Peter Moren - Drums (Tad Morose, Steel Attack)

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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