Ansa News

giovedì 22 settembre 2011

IRON LAMB – The Original Sin


Dopo una serie di pubblicazioni minori per gli Iron Lamb arriva il momento del primo album in studio. La band è svedese e nella line-up figurano membri di alcune formazioni importanti della scena nordica: Johan Wallin (General Surgery, ex-Repugnant), Grga Lindström (ex-Repugnant), Thomas Daun (Dismember, ex-Insision), Daniel Ekeroth (ex-Dellamorte, autore del testo "Swedish Death Metal"), I quattro si esprimono attraverso il filone del death ‘n roll, quindi suonando con distorsioni selvagge, bestiali, agguerrite e intrise di punk, ma anche di corrosivo hard rock . Le ostilità si aprono con la tiratissima “Rotten Wood”, che ricorda l’hardcore dei primi anni ’80 e le partenze sparate dei Motörhead, il tutto si ripete con il brano successivo, la title track, e così di seguito. Nei dieci pezzi totali si odono i Venom, i già citati Motörhead, dei quali gli irons ripropongono la storica “Poison”, la sfacciataggine di G.G.Allin, i D.R.I., ascoltare “I Don’t Wanna Be”, i Discharge, in “Dead Inside”, e l’estremismo punk newyorkese. Tanta carne sul fuoco, tante idee altrui, questo non lo si può negare, ma l’impressione netta è che canzone dopo canzone uno stile personale, un marchio di fabbrica Iron Lamb è ben definito e messo lì in vetrina. E parlando di vetrina, da citare la copertina dell’album, concettualmente accattivante, e realizzata dal frontman dei Watain Erik Danielsson e con l’assistenza dello stesso Grga Lindström. “The Original Sin” è un corrosivo fiume in piena, costituito da acque conosciute ma piacevoli.

Voto: 6,5/10

Halb9000

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