Ansa News

venerdì 29 gennaio 2010

JACK STARR’S BURNING STARR - Defiance


Mentre dei Virgin Steele sappiamo solo che effettueranno due show acustici in italia a fine Febbraio ma non si sa nulla in merito a nuove uscite (…ed è un bel pò), quella vecchia pellaccia di Jack Starr, primo storico chitarrista della band, zitto zitto si forma l’ennesima band, i Burning Starr, e sforna un album tutto nuovo di zecca che segue Under A Savage Sky del 2003 uscito sotto monicker Guardians Of The Flame. Cambia il monicker ma non la sostanza,sempre di Jack e truppa al seguito si tratta, però questa volta c’è stato il salto di qualità grazie al contratto con la Magic Circle Music di Joey De Maio, certo l’etichetta giusta per un disco che cola lava metallica dall’inizio alla fine. Certo è che il nostro è in stato di grazia compositiva perché i brani sono uno più bello dell’altro in puro stile power americano, dove Manowar, Virgin Steele ma anche i mai dimenticati Warlord si danno appuntamento per dar vita a qualcosa di memorabile. Cupa e solenne irrompe l’opener Inquisitor con un ritornello minaccioso ma ipnotico, poi l’epicissima Once And A futur King così come la cadenzata title track confermano il mood che percepiremo lungo tutto il seguito dell’ascolto.Davvero interessanti gli spunti di Indian Nation, aperta dal drumming tribale di Rhino (ve lo ricordate vero, temporaneamente nei Manowar e qui presente come guest su quasi tutti i brani) e coronata da un refrain corale di ampio respiro.Lunga, epica e zeppa di splendidi assoli è Black Clouds Of Thanos,più veloce rispetto alle altre è The King Must Die, una cavalcata in puro stile rainbowiano.Proprio del gruppo del man in black è la cover proposta in questo lavoro, parliamo di Catch The Rainbow sicuramente ben eseguita senza particolari varianti rispetto all’originale. Insomma un brodo di giuggiole per tutti i defenders incalliti!!!

Voto: 8/10

Salvatore Mazzarella

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