Ansa News

venerdì 25 settembre 2009

MASTERSTROKE - As Days Grow Darker


Attivi dal 2002 e provenienti dalla Finlandia, più precisamante dalla cità di Tampere, i Masterstroke giungono con questo nuovo "As Days Grow Darker", alla pubblicazione del proprio terzo album in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a due anni di distanza dal precedente "Sleep". Musicalmente, i Masterstroke affondano le proprie radici in un heavy metal particolarmente tagliente, ruvido e rosbusto, strizzando l'occhio alle band di nazionalità statunitense, con qualche sfumatura più spiazzante attinente ai Nevermore, ma nel complesso, questa band ci sa veramente fare, anche da un punto di vista tecnico e dimostra di avere una buona persoanlità per tutta la durata del disco. "As Days Grow Darker" nella sua totalità, è un buon album, ben prodotto e ben suonato e si lascia apprezzare dalla prima all'ultima nota. Si parte con "Wait For The Fall", song dinamica ed aggressiva, dove la band mostra subito una notevole energia ed un grande carisma, "As Days Grow Darker" a seguire, è un pezzo compatto e dall'impatto molto forte, dove trovano spazio melodia ed intensità, "Walls Of My Temple" si assesta un una struttura impeccabile, "Unstoppable" invece, punta su uno stile più ruvido e robusto. "Another Step Back" seduce con la sua poesia e con la propria componente emozionale, "Purity Fades" si districa su rimti lenti, ma sempre incisivi e pungenti, "Stillborn" rimarca il notevole contributo della sezione rimtica, mentre in "Into Oblivion" sono el chitarre a ritagliarsi un ruolo da protagoniste. Se "Inside Myself" è uno dei momenti più alti da un punto di vista tecnico, "Old Wounds" conferma l'egregia cura degli arrangiamenti e la conclusiva "Truth Revealed" sintetizza i contenuti di un disco altamente consigliato a chi ama queste sonorità.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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