Ansa News

sabato 26 settembre 2009

DARZAMAT - Solfernus' Path


Attivi dal 1995 e provenienti dalla Polonia, per i Darzamat questo nuovo "Solfernus' Path", rappresenta la quinta fatica in studio, che giunge sul mercato discografico a quattro anni di distanza dal precedente "Transkarpatia". Nel complesso, la ricetta musicale dei Darzamat è rimasta immutata, vista la propria dedizione ad un black metal dalle sfumature sinfoniche e dalle venature gotiche, caratteristiche che rendono la propria proposta alquanto originale. "Solfernus' Path" è un disco eccellente, ben prodotto e ben suonato, ma soprattutto è composto da eccellenti canzoni, che confermano la forte personalità della band. Passando ad analizzare l'album in modo più dettagliato, la partenza è affidata a "False Sleepwalker", song che parte in modo armonico, fino ad esplodere in vortice di rabbia e brutalità, condito da una melodia ipnotizzante e corredado un mix di voci ammaliante tra l'aggressivo ed il seducente, "Vote For Heresy" a seguire, è un brano colmo di una moltitudine di momenti dal notevole spessore tecnico, dove risulta fondamentale il pregevole contributo delle chitarre, "Pain Collector" è un pezzo dalle venature gotiche spiazzante e stupefacente, capace di avvolgere con le proprie tastiere accattivanti e con il proprio sound all'avanguardia, "Final Conjuration" invece, è un'autentica dichiarazione di guerra dove viene rimarcato l'ottimo contributo della sezione ritmica, massacrante e martellante. Con "Gloria Inferni" si passa a sonorità più tradzionali e datate, ma sempre efficaci e dall'effetto assicurato, "Solfernus' Path" vede i Darzamat estremizzare al massimo il proprio stile, puntando su sonorità energiche ed aggressive, mentre "Lunar Silhouette" è in assoluto l'episodio più ispirato del disco, grazie alla propria intensità arricchita da un'incredibile dose di passionalità. Nella parte finale del disco, "King Of Burning Anthems" è un componimento compatto e dall'impatto notevole, contenuto in un muro sonoro impenetrabile, "Chimera" conferma la pregevole cura degli arrngiamenti e la conclusiva "A Mesmeric Séance" infine, racchiude l'essenza della band, riassumendo le peculiarità di un album di notevole qualità e spessore artistico.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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