A circa due anni da quel grande disco intitolato “Preaching Venom”, che nel complesso ci aveva fatto notare questo quest gruppo di death/thrash metal proveniente da un paese insolito come gli Emirati Arabi, con un tour che ha toccato anche la nostra bella Italia in compagnia di un altro gruppo di spessore come i Suffocation, è arrivato quindi il momento per i Nervecell di dare un seguito a quella che è stato il loro secondo lavoro in studio. I ragazzi vantano, per questo pregevole "Psychogenocide" l'apparizione di un grosso nome del mondo metal, ovvero Karl Sanders dei Nile presente in veste di guest vocalist nel brano “Shung (To The Despaired... King Of Darkness)". Non sappiamo se il leader dei Nile abbia dispensato altri consigli alla band orientale, sta però di fatto che questo album risente in maniera particolare di quello che è lo stile ormai noto dei Nile, lo si sente a partire dall'introduzione del disco dal tipico sapore orientale, passando nel proseguo per le strutture delle canzoni che risultano molto dirette e ricche di energia oltre che piene di assoli chitarristici molto melodici ed allungati, tocchi al fulmicotone e da uno stile cupo ed incisivo. Il disco, lo diciamo in tutta sincerità, non è certamente un lavoro scadente. La produzione è davvero ottima, anzi, direi perfetta e la preparazione tecnica dei Nervecell è davvero notevole, oltre che di valore sopraffino e quindi non risulta molto difficile lasciarsi coinvolgere. E' anche vero, però, che dopo alcuni ascolti del disco, la musica dei Nervecell tende a stancare e questo è sintomo che qyalcosa non va per il verso giusto. Le strutture usate sono piuttosto logore e se ascoltate disco per tutta la propria durata, dopo alcuni minuti alcune partiture risultano sin troppo ripetive. Non è un disco brutto, ma da un gruppo come questo ci aspettavamo qualcosa in più.
Voto: 6,5/10
Maurizio Mazzarella
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