Ansa News

giovedì 9 giugno 2011

IN LEGEND - Ballads N' Bullets


Diciamo subito che gli In Legend sono collegati ai Van Canto, i cui esordi, non sono stati certo facili proprio per il loro "metal a cappella", basato per la maggiore sulle sole voci dei componenti senza usare strumenti musicali fatta eccezione della batteria e dei sintetizzatori. La band ha sempre creduto nelle proprie potenzialità, così nel proseguo del proprio percorso artistico, sono stati ben considerati per le proprie capacità reali. Forte dell'esperienza nei Van Canto, il batterista del gruppo Bastian Emig esordisce sul mercato discografico con questo discreto “Ballads’n’Bullets” con il nome In Legend. Come per i Van Canto, anche questo progetto si dimostra alquanto originale, dove al centro di tutto ci sono il piano e le tastiere. Le radici metal sono ben presenti e risultano assolutamente innegabili, anche se genericamente, è il gothic ad essere il genere omaggiato. Non ci sono in questo caso le chitarre, cosa che a qualche purista potrebbe far storcere il naso, ma sono ovviamente gli strumenti con i tasti ad avere un ruolo fondamentale. Dal mio punto di vista personale, apprezzo questa band sia per la qualità oggettiva dei brani, che per la voglia di creare qualcosa di originale ed anche singolare se vogliamo. Certo, spiace non sentire le chitarre, ma in questo settore c'è anche la necessità di ascoltare qualcosa di nuovo. Ci sono delle cose da migliorare, anche perché le ritmiche sono nettamente differenti se paragoniamo le tastiere alle chitarre, ma in certe situazioni sono i bassi ad esercitare un ruolo determinante. “Ballads’n’Bullets” piace perché suona molto metal in tutte le proprie componenti e questo in un certo senso, direi che può anche bastare, anche se, parliamoci chiaro, l'assenza di assoli taglienti e penetranti, si fa davvero sentire e non poco. Continuiamo a dire che il risultato è stuzzicante perché è qualcosa di nettamente diverso dalla massa ed è questo che deve richiamare l'interesse di un potenziale ascoltatore. Penso poi che si sia ampiamente compreso che risulta assolutamente inutile provare a fare paragoni con altre band, perché l'obiettivo degli In Legend, direi centrato al massimo, è quello di non essere accostati a nessuno se non a se stessi. Il disco si lascia ascoltare, piace dalla prima all'ultima nota, certo poteva essere fatto qualcosa in più, ma siamo all'opera prima, quindi c'è davvero poco da contestare, proprio perché non sono possibili paragoni di alcun tipo. Ci sono dei momenti stancanti, ma sono dovuti al fatto che questo è un genere che deve ancora essere assimilato dalle masse. Buona anche la produzione, da questo punto di vista è stato fatto davvero un lavoro discreto. In conclusione, se avete voglia di qualcosa di nuovo, direi che questo disco fa certamente per voi.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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