Ansa News

martedì 2 febbraio 2010

TARDIVE DYSKINESIA - The Sea Of See Through Skins


I Tardive Dyskinesia arrivano da Atene, sono al secondo disco in studio, edito per l'eccellente etichetta nostrana Coroner Records ed in questo pregevole "The Sea Of See Through Skins" riescono abilmente nell'impresa di fondere lo stile dei Meshuggah con la genialità di un certo Devin Townsend, infarcendolo a sua volta con un'atmosfera tipica dei Lamb Of God e con l'aggressività dei Sepultura, anche se come attitudine, grinta e carisma, vengono alla mente i nostrani Extrema, soprattutto se ci andiamo a soffermare sull'ottimo lavoro delle chitarre. "The Sea Of See Through Skins" se visto nel complesso, presenta un suono massiccio corredato da buoni riff, tutto incentrato sulla buona prova del cantante Manthos Stergiou, che con le sue energiche linee vocali rende maggiormente trascinante e coinvolgente la musica dei Tardive Dyskinesia. Stilisticamente, la band ellenica si assesta nel math death core, ma a prescindere da ogni definizione ed ogni tipo di etichetta, ci troviamo di fronte ad un gruppo innovativo, capace di rendere apprezzabile anche musica dall'aspetto rabbioso ed aggressivo. Nella buona riuscita del disco, risulta inoltre determinante la produzione curata da Jacob Jochem dei Textures, capace di inquadrare in modo egregio quelle che sono le strutture intrigate realizzate dai Tardive Dyskinesia. "The Sea Of See Through Skins" scorre in modo fluido e disinvolto e se visto nel proprio complesso, si lascia apprezzare dalla prima all'ultima nota, senza alcun momento di pausa o frangenti monotoni. I brani godono di un impatto di notevole portata e sono facili da assimilare. Lavoro possente, dai tratti maestosi, capace d'infiammarvi ed a sua volta incenervi. Se amate questo genere, fatelo vostro senza timore.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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