Ansa News

sabato 27 marzo 2010

JUGGERNAUT - ...Where Mountains Walk


E' un gruppo particolare ed assolutamente interessante questo dei Juggernaut, band laziale, attiva da qualche anno, che con questo pregevolissimo "...Where Mountains Walk", giunge al proprio debutto sul mercato discografico per merito della sempre attenta etichetta nostrana Subsound Records. Musicalmente, i Juggernaut mostrano una loro precisa identità, mettendo in luce conseguentemente una spiccata personalità. Non è facile definire lo stile di questo gruppo, che spazia tra il death ed il doom, arrivando anche a cose gotiche. D'impatto, sono molti ed evidenti ad esempio, i punti in comunque con i nostrani Novembre, specialmente se ci soffermiamo sulle prime cose della band dei fratelli Orlando, ma si arriva anche a cose più dure, come a Gojira ed Hacride, come anche ai primi Anathema, ai Katatonia (e non potrebbe essere altrimenti), agli Opeth per i momenti più progressivi ed ai Dark Tranquillity nei momenti più tecnici e taglienti. Il disco lo diciamo senza alcun indugio, è davvero molto bello e si ascolta con grandissimo piacere, perché evidenzia in ogni nota, quella che sono la classe, il talento e la qualità del gruppo laziale, che tra l'altro, mostra anche una pregevole abilità sia da un punto di vista tecnico che compositivo. L'assimilazione dei brani di "...Where Mountains Walk" con onestà non è immediata, questo è senza dubbio un disco che merita pià ascolti per essere compreso fino in fondo, ma questo a sua volta è un aspetto che conferma la grandezza di una band senza alcun dubbio di prospettiva. Ottimo anche il lavoro in fase di produzione. "...Where Mountains Walk" infatti, non ha nulla da invidiare ai lavori delle band più conosciute ed è all'altezza anche dei relativi contenuti dei classici del settore e non stiamo assolutamente scherzando, perché i Juggernaut sono davvero molto bravi. Poche parole, la buona musica va ascoltata a prescindere da quello che si ama ascoltare ed i Juggernaut oltre a suonare bene, compongono davvero della grande musica.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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