Ansa News

lunedì 16 novembre 2009

SOFIA BACCINI - Aradia


Quando i componenti di The Gathering, Nightwish, Epica ecc. (tra le più famose band con female vocalist) erano ancora dei ragazzini, c’era una band qui in Italia che pubblicava il suo primo mini in vinile. Era il 1990, la band si chiamava (…e si chiama) Presence e la loro front woman era Sophya Baccini. Da allora i nostri ci hanno proposto sei lavori di dark prog metal con riferimenti proficuamente mutuati dalla tradizione classica italiana. Quindi ancora una volta la dimostrazione che in Italia siamo stati ‘avanti’ rispetto al business, con la differenza purtroppo che i Presence sono tutt’ora ‘solo’ un gruppo di culto…E dire che Sophya è una donna bella e affascinante oltre che dotata di grande cultura musicale e non…E poi è bravissima!!! Come sempre grazie alla Black Widow, che ha da sempre creduto nei Presence e ha pubblicato tutti i loro lavori, abbiamo tra le mani questo gioiello in forma musicale a nome della cantante partenopea, frutto di alcuni anni di lavoro su composizioni tutte rigorosamente sue, tranne la cover di Circle Game di Joni Mitchell, ideali per esaltare le potenzialità della sua voce, che in questo disco viene utilizzata come un vero e proprio strumento. Jazz, elettronica e classica si fondono in un insieme di brani, alcuni vere e proprie mini suites, superlativi: atmosfere ora cupe, ora sognanti, ora eteree ci avvolgono grazie alla sua suadente voce. D’altro canto Sophya stessa è molto abile a destreggiarsi con organo, synth e pianoforte. Quindi Aradia risulta essere un album totalmente sperimentale, al di fuori del contesto hard dei Presence ma sicuramente non sbagliamo a definirlo dark progressive di altissimo livello come nella miglior tradizione italiana dei seventies. La Pietra è una magnifica suite di dieci minuti,atmosfere pinkfloydiane in Elida,bellissima Aradia che contiene in graffiante assolo di chitarra di Franco Ponzo, splendida Where The Eagles Flied (cui è presente traccia video sul disco) e poi ciliegina sulla torta: Lino Vairetti degli Osanna su Non E’ L’Amore Il Tuo Destino e Martin Grice dei Delirium che suona il flauto su Don’t Dream That Dream ed il sax tenore su Nei Luoghi. Ditemi pure che sono di parte ma quando un lavoro è targato Black Widow di sicuro c’è di che far godere orecchie, cuore e cervello…Brava Sophya !!!

Voto: 8,5/10

Salvatore Mazzarella

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