Buon esordio per i tarantini Elegy Of Madness, che per la loro prima uscita sul mercato discografico confezionano un album di ottimo livello e di notevole spessore artistico. Musicalmente, la ricetta proposta dalla band ionica, è riconducibile ad una sorta di gothic metal dai palesi connotati sinfonici ed orchestrali, con una forte strizzata d'occhio a partiture progressive, in un mix nel complesso tra band come Nightwish, Epica e Dream Theater. La produzione è assolutamente impeccabile e questo valorizza ulteriormente un buon disco, capace di contenre diversi spunti tecnici di vibrante interesse e soprattutto ottime canzoni, ben strutturate e soprattuto ispirate, caratteristicahe che evidenziano le buone doti compositive degli Elegy Of Madness. La partenza dell'album, è affidata a "Prelude", pregevole introduzione maestosa e possente, che lascia ampiamente pregustare i contenuti successivi del disco, "Elegy Of Madness" a seguire, è un pezzo poneratamente dinamico, fluido e scorrevole, dotato di un'intensità accattivante, "Voices" invece, rimarca in modo palpabile il talento dei singoli componenti della band, in un brano particolarmente ispirato e dalla forte emozionalità. Con "Threshold", gli Elegy Of Madness estremizzano al massimo il proprio stile, puntando su partiture energiche, ma sempre molto raffinate, in "No Names" la poesia si tramuta in musica elegante, con estatiche chitarre a corredo, mentre "Another Path" spiazza per il proprio sound all'avanguardia, dove la band porge il proprio sguardo al futuro a livello sonoro. Nella parte finale del disco, "Agony Part 1" piace per le proprie melodie ipnotizzanti e per una modulazione pressoché perfetta delle chitarre e delle tastiere, "Whispers", strutturata ed articolata in modo egregio, conferma una cura maniacale quanto minuziosa degli arrangiamenti e la conclusiva "Agoni Part 2 (Sad Wind)" infine, racchiude l'essenza della band, rimarcando ancora una volta la notevole qualità di un disco che per gli Elegy Of Madness rappresenta un buon punto di partenza.
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
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