Ansa News

mercoledì 13 ottobre 2010

ANTHENORA - The Ghosts Of Iwo Jima


Tornano in cuneesi Anthenora con questo terzo lavoro (a parte una serie di demo ed un ep) dopo Soulgrinder del 2006, ancora una volta su My Graveyard Production e con qualche novità nella formazione che vede l’innesto di Danilo Bar (proprio lui… dei ben più blasonati White Skull) all’altra chitarra,che insieme al buon Stefano Pomero forma un’accoppiata micidiale, e Marco ‘Kaste’ Castellano al basso, musicista di notevole spessore che fa ‘sentire’ il suo strumento. Naturalmente è l’intero ‘wall of sound’ della band a beneficiarne, dato che ad ascolto concluso possiamo dire che The Ghosts Of Iwo Jima è un bel platter di heavy metal granitico e possente che si fa ascoltare con piacere. Machine Gunner è l’opener che ti aspetti in un lavoro di questo tipo,rabbiosa ed aggressiva grazie anche al cantato di Gigi Bonasea, non poco ’incazzato’ e roco al punto giusto,ma capace anche di notevoli acuti quando serve. In The Sniper e Valkiria i due axeman danno un saggio della simbiosi creatasi tra di loro con duetti e scambi solistici, supportati da una sezione ritmica tritatutto. Dopo l’anthemica The Old Guard e la rimicamente anomala (almeno nell’introduzione e comunque in senso buono) A Bridge Too Far arriva l’intensa e riflessiva Her Eyes,una metal ballad che personalmente mi è piaciuta davvero. Quelli che seguono sono brani che mantengono il tiro elevato sino a sfociare nella conclusiva ed anthemica title track. Nel rilevare che gli ottimi suoni del disco sono prodotti da Tony ‘Mad’ Fontò (White Skull) e che l’artwork che accompagna la confezione è davvero bello e suggestivo, consigliamo vivamente questo lavoro a tutti i defender ‘all’ascolto’.

Voto: 8/10

Salvatore Mazzarella

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